Leggende

La leggenda dello sbarco del quadro di Maria SS. di Custonaci

La Vergine venuta dal mare

Una delle tradizioni a cui sono maggiormente legati i custonacesi, e a cui risale la fondazione stessa del piccolo borgo all’ombra di Monte Cofano, è quella dello sbarco del quadro della Madonna di Custonaci, patrona della città omonima, di Erice e di tutti i paesi che fino alla metà del secolo scorso erano annessi al Monte San Giuliano; tra questi Buseto Palizzolo, Valderice, Paceco e San Vito Lo Capo.

Tante sono le leggende e i racconti sulle Madonne giunte dal mare. Sembra che in Sicilia, terra devota alla Vergine Maria, ce ne sia una per ogni paese che si affaccia sulla costa, un mito antico e strettamente legato ai greci che dominarono quest’isola e che veneravano Afrodite quale dea della bellezza, della fertilità e dell’amore, nata dalla spuma del mare. Divinità che i fenici già veneravano con il nome di Astarte e che i romani dopo identificarono con Venere, secondo Omero, figlia di Zeus e della ninfa Dione.

La leggenda narra che i marinai di un veliero salpato dall’Egitto, con a bordo il quadro della Vergine Maria, durante una tempesta sopraggiunta all’improvviso nel ben mezzo del Mediterraneo, abbiano fatto voto alla Madonna promettendo di consegnarla alla venerazione dei fedeli nel luogo in cui li avrebbe fatti approdare scansandoli dalla morte sicura. La storia racconta che il veliero trovò riparo nella Cala di Buguto, la baia ai piedi di Monte Cofano e che i marinai, sfuggiti alla tempesta, sciolsero il voto consegnando ai pescatori e ai contadini del posto il quadro della Madonna che subito venne collocato nella piccola chiesetta in cima alla collina.

Una leggenda, quella dello sbarco del quadro della Madonna di Custonaci, frutto della pietà popolare e della tradizione, narrante la storia di un popolo accogliente ed aperto ai bisogni di quei forestieri partiti dall’Africa e approdati, insieme al simulacro della vergine, sulle coste del comprensorio ericino. Una storia densa di significato che sembra incastrarsi perfettamente nel dibattito sull’accoglienza che tanto fa parlare l’Italia intera e oltre.

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