Tradizioni

A Gangi, sulle Madonie, uno dei più bei presepi viventi d’Europa

Un tour tra i presepi viventi più belli della Sicilia non può escludere Gangi, addirittura considerato uno dei più bei presepi d’Europa. Un borgo medievale nel cuore dell’entroterra siciliano, che ha saputo trasformare la roccia in arte. Sembra sia nato direttamente dalla pietra. Bisogna cercarlo proprio in cima, ti appare d’improvviso, ti conquista e ti scalda il cuore.

Il borgo medievale di Gangi

Gangi regala una scenografia fantastica con le sue case addossate le une alle altre, con le loro facciate curate, in pietra, con i balconcini in ferro battuto addobbati di fiori e con ricchi portali in legno, sormontati dalla pietra. Un borgo in cui sopravvivono gli antichi mestieri, con molte botteghe, da visitare in ogni stagione. Da gustare la provola delle Madonie, una vera eccellenza caratteristica della zona.

Un paese d’altri tempi, con stradine acciottolate, ripide e strette, che conducono al centro storico. In esso troviamo chiese e palazzi signorili. Vicoli che si snodano naturalmente senza mai perdere il loro scenario naturale. Scalinate scavate nella pietra, tutto un sali e scendi, di una bellezza e una singolarità da fare meritare a Gangi il titolo di “Borgo più bello d’Italia! Uno spettacolo di luci visto da lontano, adagiato sul versante della montagna. Gangi, il borgo presepe.

Case e campanile del borgo medievale di Gangi. Sullo sfondo alberi e prato verde.
Gangi – Foto di emilymwilson@comcast.net – depositphotos.com

Il Presepe Vivente

Dal 26 al 29 dicembre di ogni anno, Gangi mette in scena il suo straordinario Presepe Vivente. Una rappresentazione messa in scena da ben 230 figuranti. Un presepe che è anche tra i più grandi d’Italia per l’estensione della sua rappresentazione. Un intero quartiere del centro storico trasformato nella Betlemme di 2 mila anni fa. E per la prima volta quest’anno, nella mangiatoia, è apparso il bambinello in carne ed ossa: la piccolissima Ilenia di sei mesi appena.

Si viene accolti dalle luci e dai suoni delle ciaramelle. Cornamuse, tamburelli, fisarmonica e ragazzi che suonano e cantano e coinvolgono. Un’atmosfera magica con figuranti in costume, addetti a dare informazioni. E poi le bancarelle e gli odori; quello dei prodotti tipici, il più prepotente!

Ci troviamo a più di mille metri d’altezza dal livello del mare, qui in inverno il freddo è pungente ma a un certo punto, abbagliati da tanta bellezza, anche il freddo quasi non si avverte più. Una visita al palazzo comunale di Gangi, al presepe di pane artistico, la coda per iniziare il giro e si entra immediatamente nell’atmosfera. E’ un tuffo in un mondo che coinvolge tutti i sensi. E’ un’immersione totale, un’esperienza sensoriale senza confini.

Presepe Vivente di Gangi – Foto di Natale Sottile

Un viaggio che è difficile da raccontare. A Gangi non si è più spettatori, non attori né comparse ma protagonisti, dentro le scene del presepe. Non è un film né un racconto; è una rievocazione ma così vera e così realistica che sa di magico. Si vive dall’interno quella realtà, si entra nella storia catapultati tra suoni, luci, musiche e la voce narrante che accompagna. Il passaggio da una scena all’altra è naturale; ci si sposta al segnale impercettibile di guide ai margini della scena che fanno viaggiare in questa meravigliosa storia dove si avverte la mano esperta di un regista e di un attento scenografo.

Spostandosi all’interno di questa fantastica rappresentazione, ci si accorge che nulla è lasciato al caso o trascurato. Tutto è studiato nei particolari, con discrezione, senza forzature. Ogni angolo del percorso è valorizzato; anche se è al buio o in penombra è contestualizzato ed è in grado di dare emozioni, quelle inaspettate.

Il messaggio di Pace del Presepe Vivente di Gangi

Dal presepe vivente di Gangi quest’anno è partito un forte messaggio di pace. Una delle scene principali, che si è svolta in piazza del Popolo, ha ricordato il massacro della strage degli innocenti, episodio raccontato nel Vangelo in cui Erode ordinò il massacro dei bambini allo scopo di uccidere il neonato “re dei giudei”. I registi hanno voluto legare la strage degli innocenti di duemila anni fa a quello che sta accadendo in questi mesi a Gaza e nella terra Santa. Nell’innocente abbraccio tra un bambino bianco e uno nero il messaggio, più significativo, rivolto ai potenti del mondo.

Un’esperienza, quella del presepe vivente di Gangi, che vi consigliamo di fare. Un viaggio per la vita, unico al mondo per emozioni e coinvolgimento.

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