Modica: un viaggio nel cuore del tardo barocco siciliano
La città di Modica, con i suoi circa 50.000 abitanti, sorge nell’entroterra della Sicilia sud-orientale, in provincia di Ragusa. E’ un vero capolavoro d’arte barocca inserito nella lista dei beni Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Passeggiare per le vie di Modica significa immergersi in un percorso ricco di storia e cultura fatto di palazzi tardobarocchi, imponenti chiese, solenni gradinate e specialità enogastronomiche uniche.
Le origini
Il nome Modica, si fa derivare dal fenicio Mùtika o più verosimilmente dal siculo Mùrika. Cioè roccia nuda per la presenza di più di 700 grotte. Città antica, ricca di storia. In essa sono presenti alcune tombe risalenti al 2200 a.C. ancor oggi visitabili nella Necropoli del Quartiriccio, in pieno centro storico. E’ ancora forte l’influenza della lunga dominazione spagnola che ha lasciato segni nel dialetto locale e anche nella cucina.
Il tessuto urbano di Modica
L’altipiano su cui si eleva Modica era attraversato, in passato, da due fiumi che venivano superati da ben 17 ponti. Questi rendevano la città simile a una Venezia del sud. Successivamente, i ponti, furono trasformati in acquedotti. La conformazione del territorio ha creato due zone nettamente distinte, Modica Bassa e Modica Alta su cui trionfa la Torre dell’Orologio. Le originali abitazioni di Modica, le une affiancate alle altre, erano state costruite, sfruttando le cavità della stessa roccia. Tra esse si articola un dedalo di viuzze e scalinate.
Nella parte alta è possibile ammirare le costruzioni ricavate nella roccia della montagna. Nella parte bassa si passeggia lungo il famoso Corso Umberto, la via storica della città. Il centro di Modica è un susseguirsi di eleganti vie con scalinate e portici. Su queste vie si affacciano, palazzi signorili, tra cui Palazzo de Mercedari, Palazzo Grimaldi e chiese barocche.
Modica patrimonio Unesco
Per i suoi capolavori la città è stata inserita nel 2002, insieme a Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. I suoi monumenti, sorti dopo il devastante terremoto che ha interessato l’intera vallata, nel 1693, si caratterizzano per lo stile tardo barocco e rappresentano il momento culminante dell’arte barocca in Europa.
Le due cattedrali di Modica
Una delle meraviglie da non perdere di visitare a Modica Alta è il Duomo di San Giorgio, patrono della città, con la sua meravigliosa facciata. Un vero capolavoro d’arte barocca cui si accede attraverso una bellissima e monumentale scalinata di 250 gradini. Una chiesa ricca di opere, sfarzosa che non lesina uno sfoggio di stucchi, decori e opere d’arte, sia all’esterno che all’interno. La festa in onore di San Giorgio, considerato patrono della città, si svolge nel fine settimana che segue il 23 Aprile. Si assiste a una processione molto particolare durante la quale la statua del santo percorre, quasi di corsa, le vie della città.
Altrettanto magnifica è la Chiesa di San Pietro con la sua famosa scalinata degli Apostoli. Eretta lungo il corso principale della Modica Bassa, su di essa si protende la Rocca del Castello dei Conti. San Pietro è compatrono della città e la sua festa si svolge, ogni anno, il 29 Giugno. Per l’occasione arrivano molti turisti tra il tripudio di caratteristiche bancarelle piene di colori e di prodotti dolciari.
Disputa per i due patroni
Questa bellissima città vanta ben due cattedrali e conserva, ormai retaggio di antiche contese, le sue due anime. Quella di Modica Alta e quella di Modica Bassa. Una città che si arrampica quasi tra due versanti con le sue due contraddistinte peculiarità urbanistiche. Più antica la prima, meno antica l’altra. Ma storia a parte, i modicani si sentono devoti chi a San Giorgio, chi a San Pietro. Sono fedeli di una o dell’altra cattedrale, aderenti all’una o all’altra festa. Persino i famosi dolci locali i “mpanatigghi” si distinguono in quelli a modo di Modica Alta e quelli a modo di Modica Bassa.
Per placare gli animi, inizialmente abbastanza accesi e per non far torto a nessuno, si giunse a una pacifica conclusione. Nel 1797 entrambe le chiese ebbero il titolo di “chiesa madre” di Modica e così la città ebbe due cattedrali.
Cosa vedere a Modica e dintorni
Merita una visita a Modica il “Museo Casa natale Salvatore Quasimodo“, lo scrittore premio Nobel originario di Modica. Ancora la Chiesa di Santa Maria di Betlem che custodisce un antico presepe in terracotta, realizzato dai maestri ceramisti di Caltagirone. Fuori dalla città, da ammirare i muretti a secco che sono testimonianza di un periodo storico particolare. Questi si costruirono per delimitare gli appezzamenti di terra dei piccoli proprietari. Numerose le spiagge a pochi chilometri dalla cittadina. Tra queste, oltre a Marina di Modica, la Spiaggia di Sampieri e la Spiaggia Pietre Nere a Pozzallo. Un po’ più distante, la ormai famosa Marina di Ragusa, resa celebre da “Il Commissario Montalbano”.
Il cioccolato di Modica
Orgoglio e vanto della pasticceria modicana il famoso cioccolato di Modica nelle sue varianti. L’unicità di questo cioccolato è data dal fatto che la lavorazione del cacao insieme allo zucchero di canna, avviene a freddo. Grazie a questo lento e lungo processo, i cristalli di zucchero rimangono intatti donando al cioccolato una consistenza granulosa unica, friabile sotto i denti. Questa è la sua vera caratteristica distintiva. Passeggiando per le vie di Modica numerosi locali offrono svariate versioni del cioccolato. I maestri cioccolatieri si sono sbizzarriti nell’aromatizzare il loro prodotto di punta con varie spezie. Così è nato il cioccolato al peperoncino, alla vaniglia, allo zenzero, al pistacchio, alla cannella, al pepe nero, all’arancia e al limone.
Come raggiungere Modica
Modica è facilmente raggiungibile in auto, da Palermo e da Messina, tramite i collegamenti autostradali del territorio. Per chi arriva da Catania, basta seguire le indicazioni per Ragusa, lungo la statale 514.