Secondi
Coniglio “lardiato”: una ricetta tutta siciliana della tradizione contadina
Un piatto rustico, della tradizione contadina, là dove i conigli venivano allevati per la famiglia ed erano sicuramente genuini. E, per ovviare al sapore forte delle carni della “selvaggina”, la presenza dell’aglio, del vino o dell’aceto era sicuramente, e lo è ancora, la giusta strategia per esaltarne il sapore.
Coniglio “Lardiato”
Il lardo non compare in questa ricetta, neanche negli sgombri lardiati alla siciliana. L'origine del termive va ricondotto verosimilmente all'analogia del sughetto in questione con la salsa allardiata con cui si condisce la pasta, nella cucina napoletana. E lì il lardo c'è! Si sa che la cucina siciliana e la napoletana si assomigliano molto. La nostra salsina, preparata con aglio, vino (molti preferiscono aceto, ancora più forte) e origano, oltre che con preziosi pomodorini maturi, versata sul coniglio già rosolato in tegame, sprigiona un profumino irresistibile che da solo stuzzica l’appetito e invita a mangiare. Buono anche freddo!
Ingredienti
- 1300 g di pomodorini maturi
- 6 spicchi d'aglio
- Un coniglio già pulito
- 200 ml di vino
- Q.b. olio evo
- Q.b. sale
- Q.b. pepe
- Q.b. origano
Istruzioni
- Pestate nel mortaio l’aglio con un pizzico di sale creando una sorta di crema. Aggiungete i pomodori spellati e tagliati a pezzetti, continuate a lavorare con il pestello e aggiustate di sale.
- Tagliate il coniglio a pezzetti, salatelo e ponetelo in una padella senza olio a tostare qualche minuto. Fatto ciò, aggiungete un filo d'olio evo e continuate soffriggendo. Quando la carne sarà ben rosolata, sfumate con il vino e aggiungete il pesto di aglio e pomodorini. Insaporite con il pepe e con abbondante origano.
- Fate cuocere il tutto a fiamma bassa avendo cura che la carne non si attacchi al fondo della padella. Se il sughetto si restringe troppo aggiungete dell'acqua di tanto in tanto.