Dolci

I segreti della Frutta Martorana: la ricetta autentica per creare piccole opere d’arte

In passato, la produzione di dolci come la frutta martorana era quasi esclusivamente appannaggio dei monasteri. Le monache li creavano soprattutto in occasione di visite di personaggi illustri o per la vendita attraverso la “ruota”, un sistema che permetteva di ricevere donazioni o vendere dolci senza contatti diretti con il pubblico. I proventi ottenuti servivano come fonte di sostentamento per il monastero, contribuendo al mantenimento delle religiose e delle attività caritative dell’istituzione.

L’origine della frutta martorana

La frutta martorana è il dolce che più rallegra le vetrine dei pasticcieri siciliani durante l’autunno, soprattutto in occasione della Festa di Ognissanti e del Giorno dei Morti. Questa dolce tradizione, le cui origini risalgono al Medioevo, nasce all’interno del Monastero della Martorana a Palermo, dove le monache benedettine iniziarono a preparare, secondo la leggenda, questi dolci per abbellire i loro alberi e affascinare i visitatori con la loro bellezza e accuratezza.

L’arte casalinga della frutta martorana

Oggi, nelle case siciliane, mamme e nonne si dedicano con passione alla preparazione della frutta martorana, per stupire grandi e piccini con queste creazioni incredibilmente realistiche. Seguendo tecniche tramandate di generazione in generazione, riproducono frutti e ortaggi con maestria, riuscendo a imitare alla perfezione dettagli, colori e sfumature. Questi dolci, grazie al loro realismo e alla cura nella lavorazione, rappresentano un esempio dell’arte dolciaria siciliana, capace di combinare estetica e gusto.

Le mandorle: un ingrediente simbolo della Sicilia

Le mandorle, ingrediente principale della pasta con cui viene modellata la frutta martorana, sono un prodotto tipico della Sicilia e del Sud Italia. Coltivate sull’isola da secoli, pregiate le mandorle di Avola, grazie al clima favorevole, rappresentano non solo la base di numerosi dolci siciliani ma anche un legame con il patrimonio agricolo e culturale della regione.

La frutta martorana: un dolce che mantiene viva la tradizione

Apprezzata anche dalle nuove generazioni, la frutta martorana continua a mantenere viva la tradizione siciliana e occupa un posto speciale tra le prelibatezze autunnali. Con il suo fascino e i suoi colori vivaci, è un dolce capace di rendere ogni tavola più festosa e contribuisce a portare un po’ della storia e della cultura siciliana in ogni casa.

Frutta Martorana

L'invenzione dell'ormai famosissima frutta martorana si fa risalire alle monache del Monastero della Martorana di Palermo, da cui prende il nome. Si racconta che le monache, aspettando la visita dell’arcivescovo, si accorsero che il loro giardino, famoso per essere splendido e florido, era spoglio e triste perché i frutti dell'estate erano già stati raccolti. Allora si adoperarono per ridare al giardino quell'aspetto per cui era famoso e, attraverso la pasta di mandorle, crearono tanti frutti, così perfetti da addobbare gli alberi spogli e rendere il giardino allegro e pieno di colori tanto da sbalordire l’illustre ospite.
Preparazione 2 ore 45 minuti
Cottura 15 minuti
Asciugatura 4 days
Tempo totale 4 days 3 ore
Portata Dolci
Cucina Siciliana

Ingredienti
  

Per l'impasto

  • 250 g di acqua
  • Un kg di zucchero a velo
  • Un kg di mandorle macinate
  • 100 g di glucosio
  • 6 gocce di aroma di cannella
  • 4 gocce di aroma di mandorla amara
  • 4 gocce di aroma di vaniglia

Per decorare

  • Q.b. colori per alimenti
  • Q.b. gomma lacca alimentare
  • Q.b. zucchero a velo

Istruzioni
 

  • Mettete a scaldare una pentola con l'acqua, aggiungete lo zucchero e il glucosio. Girate continuamente finchè si è sciolto lo zucchero e spegnete.
  • Versate dentro tale sciroppo le mandorle macinate, l'essenza di mandorla, di vaniglia e di cannella. Mescolate e versate il composto ottenuto, in una pranetaria e lavoratelo finchè non si raffreddi. Una volta raffreddato lasciatelo riposare per 24 ore. Trascorso tale tempo, riprendete la pasta di mandorle e impastatela su una spianatoia.
  • Lavorate per una decina di minuti in modo da renderla più morbida e malleabile e cominciate a creare le forme desiderate.
  • Se siete artisti e avete il bernoccolo dello scultore, create i vostri dolci a mano. Oggi con l'aiuto delle giuste formelle farete delle vere e proprie paste reali!
  • Ecco come procedere: inserite nelle forme la pellicola che vi agevolerà nella fuoriuscita della creazione. Con una porzione di impasto riempitene lo spazio; pressate bene in modo da non lasciare spazi vuoti e richiudete. Il frutto sarà, in dimensione tridimensionale, verosomile all'originale. Adesso tirate il tutto fuori dalle formelle a lasciate aggiugare per almeno tre giorni.
  • Trascorso il tempo di asciugatura decorate colorando con i colori alimentari e inserendo tutti i particolari (foglie, piccioli, ecc.) che troverete in commercio, in negozi specializzati.
  • Sarete entusiasti delle vostre creazioni e avrete un prodotto genuino e fantastico.

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