Tradizioni

La Settimana Santa ad Aidone, una tradizione antichissima tra le più suggestive in Sicilia

La Settimana Santa ad Aidone, in provincia di Enna, che si apre con la Domenica delle Palme e si conclude con la Giunta di Pasqua, è certamente una delle più suggestive di tutta la Sicilia. Si svolge secondo una tradizione antica che nel tempo ha subito poche variazioni. I protagonisti sono le sette confraternite, i Santoni, i lamentatori. Grande affluenza di pubblico sia cittadino che dei paesi vicini. E’ una tradizione molto sentita e si avvale dell’importante contributo della Pro-loco che segue, sponsorizza e contribuisce alla buona riuscita della manifestazione religiosa, così tanto articolata.

Le manifestazioni che si celebrano nel periodo pasquale ad Aidone richiamano molto quelle celebrate in molte città spagnole, in particolare a Siviglia e a Malaga, testimonianza dell’influenza spagnola in questi riti importati in particolare dall’ Ordine dei Gesuiti. I Santoni, giganti alti 3 metri, sono realizzati, secondo la migliore tradizione artistica, in cartapesta tenuti insieme e irrobustiti da un’intelaiatura in legno ch consente ai Santari, i confratelli incaricati di portarli per il paese, di farli saltare, girare e fare piroette, secondo la tradizione.

Aidone, processione dei Santuna – Foto di Morgantia07 – Pubblico dominio -Wikimedia Commons

Tutto comincia con la Domenica delle Palme, quando le confraternite e i 12 Santoni, dopo essersi riuniti nella chiesetta dell’Annunziata, iniziano la loro sfilata con una processione per le vie del paese, accompagnati dai bambini che portano i ramoscelli d’ ulivo e le palme intrecciate e lavorate. La processione viene preceduta e guidata dal parroco della Chiesa Madre e, quando arriva alle 12.00 nella Chiesa Madre di San Lorenzo, si assiste, come da tradizione, a un particolare rito dinnanzi al portone chiuso che vuole simboleggiare GerusalemmeQui, per entrare simbolicamente a Gerusalemme, si susseguono vari tentativi da parte di alcuni apostoli per cercare di aprire il portone della Chiesa. Alla fine San Mattia munito di ascia, riesce ad aprirlo e, quando finalmente entrano tutti e 12 i Santoni, viene celebrata la Messa solenne.

La Settimana Santa si apre il Lunedì con la processione della Confraternita dell’ Annunziata per le vie cittadine, seguita successivamente da tutte le altre Confraternite. Durante queste processioni alcuni gruppi ripropongono le “Quarantore” ovvero dei canti siciliani dedicati alla passione di Gesù Cristo (es.- li vintaquattrura – a crucisanta – a cavalleria).

Il Giovedì Santo invece si assiste alla visita dei “Sepolcri”. Tutte le chiese addobbano gli altari con i simboli legati alla fecondità della terra, quindi spighe di grano e cesti con pane di tutte le forme. E nel frattempo, tutte le Confraternite compiono un giro completo del paese su un tema proposto dalla comunità parrocchiale. Chiude il ciclo delle Processioni, la Confraternita del Ss. Sacramento, seguita dalla Banda musicale.

Aidone, la discesa dalla croce – Foto di Erminio Gattuso

Il Venerdì Santo avviene uno dei riti più suggestivi e commoventi della Settimana santa aidonese, la cosiddetta “scisa a crusg” (la discesa dalla croce).

Dalla Chiesa di Santa Maria Annunziata, la Confraternita all’ imbrunire trasporta la bara vuota sino alla Chiesa madre di San Lorenzo, seguita da tanti fedeli che aspettano di celebrare la discesa dalla Croce di Gesù Cristo. Ai piedi della croce ci sono le pie donne: Maria, Maria Maddalena e Maria di Magdala con San Giovanni. Poi alcuni confratelli vestiti di bianco con i guanti, sollevano la statua del Cristo Crocifisso e lo depositano nella bara per compiere il lungo tragitto attraverso le vie e le piazze cittadine con la Banda musicale al seguito che suona solitamente marce funebri seguita dal gruppo dei Cantori delle Quarantore. La cerimonia si protrae fino a notte fonda.

Aidone, la Giunta di Pasqua – Foto di Erminio Gattuso

A Pasqua si svolge la così detta Giunta, cioè l’ incontro tra il Cristo Risorto e la Madre, con la particolare presenza dei Santoni. In tarda mattinata la statua del Cristo Risorto esce dalla Chiesa Madre prelevata dalle Confraternite di Maria Ss. delle Grazie e dell’ Annunziata con i loro i loro apostoli. Quindi si recano in processione nel luogo dove, per tradizione, viene collocato il Cristo. Nel frattempo la statua della Madonna, ricoperta da un manto nero, esce dalla Chiesa di Santa Maria Lo Plano prelevata dalle confraternite di San Giuseppe, Sant’ Anna (Ss.Crocifisso),  Santa Maria del Carmelo e Santa Maria la Cava con il loro rispettivi Santoni. Tali Confraternite si recano, sempre in processione, presso la postazione tradizionale della Madonna, disponendosi in modo da formare due cordoni fra i due simulacri, per consentire il libero movimento di tutti gli Apostoli. 

Inizia, così, il via vai degli apostoli fra la Madre e il Figlio che, incrociandosi fra di loro, esprimono la gioia, alla vista del Cristo risorto, con gesti e saltelli.  Manca l’ apostolo Simon Pietro che non sa niente del miracolo accaduto (La Resurrezione). Infatti Pietro, ritenendosi in colpa e quindi indegno di stare con gli altri a causa del suo tradimento, è uscito prima che le pie donne dessero l’ annunzio.

Quando si accorge che i suoi compagni sono gioiosi si ferma incredulo a guardare. Il giovane apostolo Giovanni corre verso di lui per informarlo della Resurrezione e anche gli altri apostoli fanno lo stesso. A questo punto San Giovanni e San Simone si mettono vicino al Cristo Risorto, mentre San Andrea e San Giacomo Minore si mettono vicino alla Madonna. San Pietro allora compie un triplice giro, da un capo all’altro della piazza Filippo Cordova, per ricordare il suo triplice tradimento.

Nel frattempo arriva il Cristo risorto e San Pietro alla sua vista, con un gesto di gioia, si inchina verso di lui. Quindi San Pietro con il Cristo risorto e gli altri apostoli si dirigono verso la Madonna (S. Maria ), la quale a sua volta si muove verso il figlio con i suoi apostoli. Al centro della piazza avviene l’ incontro fra Gesù Risorto e la Madonna a cui cade il manto nero in segno di gioia ed è a quel punto, a mezzogiorno in punto, che suonano a festa le campane della Chiesa di Santa Maria e tutti i 12 apostoli, raffigurati dai santoni, esprimono la loro gioia saltellando davanti al Cristo risorto e alla Madre.

Con la banda musicale che suona tutti quanti, con il popolo festante di gioia percorrono il centro abitato fino alla Chiesa Madre dove avviene il saluto finale fra la Madre e il Figlio. Il Cristo Risorto rimane nella Chiesa Madre, mentre la Madonna con gli apostoli raggiungono, sempre in processione, le loro sedi di appartenenza. Durante questa Giunta di Pasqua il Sacerdote di turno presenta i 12 apostoli con i loro simboli e le Confraternite di appartenenza.

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