Sono andata via dalla Sicilia… ed è lì che ho capito quanto l’amavo
Prima di presentare questo libro, dove racconto la mia Sicilia in un viaggio immaginario, ma non troppo, voglio presentarmi. Nata tra i vecchi vicoli di Trapani e cresciuta, poi, nell’allora periferia popolare, frequentando le superiori ho conosciuto il centro storico, quello che da Via Mercè mi conduceva per vicoli e piazzette e, superato “u coppa a Loggia”, al corso, posto deputato alle “passiate” nei giorni di sciopero o altro.
Disattenta, con quella leggerezza dell’adolescenza che ti fa scivolare tra le case, le chiese e i monumenti, senza farti fermare a guardare, ad alzare gli occhi e a vivere intimamente la tua città.
Coi libri sotto braccio, come la “Lazzarella” di una vecchia canzone, quelle passeggiate erano i pochi momenti di libertà, di spensieratezza, di frivolezza anche e, andare alla Standa, era l’obiettivo più potente di modernità, pur sempre col borsellino vuoto.
Una modernità che arrivava con tutti i freni e i dictat delle famiglie di allora. Ma con grandi sogni. Quelli di fare, conquistare l’indipendenza, andare. E conseguita la maturità, superato il concorso andai. Sì emigrai seguendo la via percorsa da tanti.
Quando lo sguardo cambia
Tornare a casa ogni anno in vacanza era famiglia, era mare, amiche, vecchie compagne di scuola. Sempre con quella sufficienza e un po’ di snobbismo che non ti fa vedere ciò che è sempre stato lì, a due passi da te, e che hai sempre dato per scontato.
Poi finalmente (forse) ti “fai grande” e scopri che… è bellissima la tua città e non l’hai mai guardata; scopri quei gradini che non avevi mai visto e ti accorgi che oltre quelle mura c’è una sconfinata bellezza; ti accorgi che in quel palazzo c’è il barocco che sei andata a cercare altrove e non l’avevi mai visto prima perché non avevi mai alzato gli occhi quando, proprio lì, prendevi l’autobus per tornare a casa da scuola. Scopri che la Cattedrale è di una bellezza travolgente e che i tanti vicoli, che tessono una fitta ragnatela intorno al Corso principale, custodiscono una rara poesia che scambiavi per abbandono. Scopri che quella bellissima chiesa custodisce i misteri. E tanto ancora!
E allora ti assale la malinconia che non è rammarico nè nostalgia ma è meraviglia. E così ritorni spesso, sempre più spesso anche se fatichi a riconoscerla la tua città perché tutto cambia. Ma non cambia l’amore che, nella lontananza, si tinge di forte appartenenza.
Scrivere da lontano, raccontare la Sicilia
Questa era la premessa, che volevo fare con poche parole (ma non ce l’ho fatta) per spiegare perché io abbia sentito il bisogno di scrivere “Il canto di un’emigrata: viaggio in Sicilia tra malinconia e meraviglia”. E’ un viaggio immaginario che contiene però molta verità; testimonia tanto amore e tanto di me, delle mie reminiscenze scolastiche, delle mie esperienze di viaggi da adulta ed è frutto della maturità che arriva con gli anni e ti fa scoprire ed apprezzare la bellezza nelle piccole cose.
In un incontro casuale, in un limone offerto come un raggio di sole, in una accoglienza tra le pareti di una cucina rustica a fare arancine; in un pezzo di pane condiviso su una panchina; in una gita in barca, improvvisata, assieme a dei turisti stranieri; in un momento di estasi davanti ai faraglioni di Aci Trezza tuffandoti tra le pagine de “I Malavoglia”, romanzo studiato per il concorso.
In questo libro, “Il canto di un’emigrata: viaggio in Sicilia tra malinconia e meraviglia”, lascio che il viaggiatore si addentri tra le città d’arte; le riconosca e le apprezzi attraverso gli strumenti culturali in suo possesso. Io non sono una “specialista” della cultura architettonica ma spero di essere riuscita a far venire voglia di tuffarsi in questa meravigliosa avventura per far emergere la vera anima della Sicilia, quella nascosta, quella fatta di persone semplici, di buon cibo, di spontaneità e di sana accoglienza.
Di quella accoglienza che a occhi profani può sembrare invadenza ma che è cura ed è balsamo per l’anima!
Per chi desidera continuare questo viaggio, Il canto di un’emigrata: viaggio in Sicilia tra malinconia e meraviglia è disponibile su Amazon.
Cliccando qui è possibile vedere l’anteprima del libro, sfogliarne alcune pagine e scoprire più da vicino questo racconto nato dalla distanza, dalla nostalgia e dall’amore per la propria terra.
