Piatti Unici
Non è uno scioglilingua ma uno dei piatti siciliani più buoni: il “cucurummau” o “nfricchipopo”
Sembra più uno scioglilingua che una ricetta questo “Cuccurucù “, “cuccurumao” o anche “nfricchipopo”, un nome che sicuramente si differenziava di famiglia in famiglia perché era il piatto del recupero, magari del riciclo, un piatto che si componeva lì, all’istante, guardando cosa c’era in dispensa.
Cucurummau
Non sarebbero state sufficienti tutte le stelle del firmamento a insignire queste nostre nonne che, con semplicità e creatività, facendo di necessità virtù, riuscivano a inventare piatti appetitosi, nutrienti ed equilibrati al solo scopo di nutrire il corpo senza i contributi della moderna scienza dell’alimentazione. Con pochi e sani ingredienti, un po’ dell’orto e un po’ dell’aia, nascevano piatti come questo cui venivano dati nomi che sanno di arti magiche, di intrugli, di segreti.
Ingredienti
- 800 g di pomodorini maturi
- Una cipolla
- 5 uova
- Q.b. di basilico
- Q.b. di sale
- Q.b. di pepe
- Q.b. di olio evo
Istruzioni
- Tritate finemente la cipolla e fatela appassire lentamente in padella con dell'olio evo. Unite i pomodorini tagliuzzati, le foglie di basilico, il sale, il pepe e fate cuocere a fiamma bassa per circa 20 minuti.
- Una volta pronto il sughetto unite le uova e, aiutandovi con una forchetta o un cucchiaio di legno, mescolate energicamente affinché le uova si siano bene amalgamate al sugo.
- Appena anche le uova saranno cotte, togliete dal fuoco e servite con delle fette di pane casereccio.
Ma fino a 30-40 addietro i pomodorini esistevano solo in aree marginali mentre il grosso della produzione dei pomodori era costituito da frutti grossi e succosi.
Poi arrivarono i semi della industria agroalimentare israeliana e “nacque” il pomodorino di Pachino. Inoltre se si riciclavano i resti, perché dare una ricetta precisa, con dosi assegnate?
Come ga ad essere un piatto di recupero, se di cibo avanzato non ce ne proprio…