Aglio rosso di Nubia: una gemma preziosa del territorio trapanese
Conosciuto ed apprezzato, non solo in Sicilia, l’aglio rosso di Nubia, cresce nei terreni argillosi in tanti comuni del trapanese, da Erice a Valderice, da Buseto Palizzolo a Marsala, da Paceco a Salemi ecc. E’ facilmente riconoscibile per il colore rosso della pellicina che ricopre i suoi spicchi. Nei terreni in cui crescono questi bulbi, soprattutto intorno alla riserva delle saline di Trapani e Paceco, la loro coltivazione viene alternata a coltivazioni di meloni, fave e grano perché il terreno non perda i suoi minerali e fornisca sempre il meglio.
Dal 2002, l’aglio rosso di Nubia ha ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food. Nel 2009 piccoli produttori associati hanno formato la Cooperativa Rossonubia aderendo al progetto dei Presidi Slow Food, presidi nati per la tutela di piccole produzioni di qualità, da salvaguardare seguendo le tradizionali pratiche di coltivazione e conservazione. Nel 2015 si diede vita a un consorzio per la “tutela e valorizzazione dell’aglio rosso di Nubia”, avviando la pratica per ottenere la DOP (Denominazione di Origine Protetta).
L’aglio è un ingrediente importante per le proprietà nutrizionali e per i benefici che apporta all’organismo. E’ un ottimo antiossidante e antiparassitario, ricco di vitamine, un antibatterico naturale.
L’aglio rosso è più piccolo dell’aglio bianco; ogni testa contiene dagli 8 ai 12 spicchi ed è molto ricercato per l’alta concentrazione di allicina, principio attivo salutare. Si semina da fine autunno e fino a gennaio; si raccoglie tra maggio e giugno tagliando l’infiorescenza, che in dialetto si chiama “spicuna”, che si rende necessaria per formare le famose trecce d’aglio.
La raccolta viene effettuata la sera o al mattino presto, al fresco; nelle giornate più calde a volte si attende addirittura la notte. Ciò perché le foglie, essendo più umide, sono più morbide e flessibili e facilitano l’intreccio che è un lavoro fatto a mano creando, bulbo dietro bulbo, le tradizionali “trizze”, che possono contarne fino a cento. Queste trecce, anche di piccole dimensioni, vengono appese in zone ventilate, sui balconi e infine nelle cucine delle abitazioni trapanesi; si mantengono fresche, sono a portata di mano e pronte per l’uso in cucina.
La Cooperativa Rossonubia ha ideato e brevettato un nuovo tipo di confezionamento dall’aspetto molto gradevole, denominato “canestrino”, composto da pochi bulbi, per venire incontro anche alle esigenze di mercato che chiedeva confezioni di aglio sempre più piccole, da tre a sei teste.
L’aglio rosso di Nubia è l’ingrediente principale per la preparazione di alcune importanti ricette tipiche del territorio, addirittura delle due ricette che più caratterizzano la città di Trapani: la pasta con il pesto alla trapanese a base di aglio pestato, basilico, mandorle, pomodoro, olio extravergine e sale, appunto “a pasta cu l’àgghia“, e il celebre cous cous di pesce alla trapanese, dove l’aglio, pestato al mortaio, esalta la zuppa di pesce con cui si condisce il piatto principe delle nostre tavole.