Custonaci spalanca le porte al turismo. “Borghi dei Tesori Fest”, un’esperienza vincente!

Sono i paesi, le periferie, i borghi a creare l’identikit di un territorio. Qui si parla di famiglie, vicini di casa, amici; qui si sente il respiro della gente, qui pulsa il cuore, talvolta affannato, delle persone. Nei borghi vive una comunità che si conosce e si riconosce; si trova e si ritrova in quello che accade intorno perché ciascuno è parte attiva di essa.

E succede che far parte di un gruppo, aderire a una manifestazione, apportare il proprio contributo alla buona riuscita di un evento, crei una ricaduta, importantissima, d’immagine. Tutto ciò fa bene alla salute e all’economia di un territorio, crea aspettative e dà stimoli per crederci e migliorarsi.

Ne è testimonianza “Borghi dei Tesori Fest”, la manifestazione, appena conclusasi, per tre weekend consecutivi, che ha messo in rete Custonaci con altri 36 comuni siciliani, con risultati molto significativi nell’ottica della visibilità e della collaborazione e che ha permesso di prendere consapevolezza delle grosse risorse del territorio.

“I Tesori del nostro borgo – afferma Fabrizio Fonte Sindaco di Custonaci – posti in relazione tra di loro hanno costruito un tessuto di grande bellezza e valore culturale di cui essere consapevoli e fieri. Oltre la ricchezza architettonica, artistica e paesaggistica del nostro territorio, il Festival ha fatto riscoprire un Tesoro celato: quello umano”.

“La festa del patrimonio culturale è stata un’occasione di conoscenza, ma soprattutto di aggregazione sociale. I numerosi volontari giovani (e giovanissimi), che si sono impegnati in queste settimane per amore della propria città hanno scoperto la forza della collaborazione e della partecipazione. Associazioni e liberi cittadini hanno lavorato in sinergia per la riuscita di tutti gli eventi in programma. Sorprendente è l’entusiasmo e l’orgoglio trasmesso da tutti i partecipanti. Il bilancio è dunque positivo – conclude il primo cittadino – l’appuntamento è per il prossimo anno, certi di aver fatto bene, ma di poter fare ancora meglio”.