Territorio

Petralia Soprana, il più alto comune nel cuore delle Madonie, graziosissimo borgo medievale

Il suo punto più alto raggiunge i 1147metri, completamente immerso nelle Madonie come un balcone naturale, con i suoi tre belvedere che abbracciano il mondo intorno.

Dal belvedere Loreto (u castru) si può spaziare sull’Etna e poi ancora su Enna e Caltanissetta fino alla valle attraversata dal fiume Imera. Dal Carmine, (u carmini) si abbraccia la Sicilia occidentale verso Palermo e poi dal balcone in Piazza del Duomo si arriva a vedere fin oltre Gangi e in fondo ancora l’Etna.

Petralia Soprana – Foto di Eva Pruchova – Shutterstock

Qui si respira storia ad ogni angolo. Più spesso identificata come Petra, la città sicana, grande produttrice di grano, dopo la conquista per mano di Ruggero d’Altavilla, nel 1062 fu resa solida con la costruzione del castello, di torri e bastioni e fu inoltre arricchita di palazzi e chiese, assumendo l’aspetto che conosciamo oggi. Petralia soprana (Petra Superior), quasi sicuramente costituiva un’unica comunità con Petralia Sottana (Petra inferior) e di questa distinzione appare voce per la prima volta in un documento del 1258.

Petralia Soprana, bellissimo borgo che annovera appena 3.000 abitanti, fa parte della provincia di Palermo. Eletto borgo più bello d’Italia nel 2018, ha, urbanisticamente, il tipico impianto medievale dove si susseguono stradine strette lastricate, su cui si affacciano numerosi balconi fioriti, molto curati dai quali si gode di un’aria fresca e rigenerante; stradine nelle quali si aprono antiche chiese che custodiscono opere d’arte di grande pregio. In tutto 40.000 ettari di natura protetta dove campi coltivati si alternano a pascoli.

Da Piazza del Popolo, in antico chiamata “la vecchia vucciria”, centro di Petralia Soprana, si può ammirare il Palazzo del Municipio con la sua facciata in stile neogotico che inizialmente ospitava il convento di Maria SS. del Carmelo e, fino al 1929, era collegato con un arco alla vicina chiesa del Carmelo. La chiesa, proprio in piena era fascista, fu rasa al suolo per fare spazio al monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Lì di fronte c’è il Belvedere del Carmine.

Petralia Soprana – Foto di Nicola Pulham – Shutterstock

La chiesa di Santa Maria di Loreto si distingue, nella sua facciata, per lo stile barocco essendo stata completamente rifatta nel ‘700. Di una bellezza rara le estremità dei due campanili ricoperte di maioliche. Ed è proprio dietro questa chiesa il Belvedere Loreto.

Dalla stretta Via Medici si giunge a Piazza del Duomo dove si affaccia la Chiesa Madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo, santi patroni della città, la cui facciata è formata da un portico con 18 colonne, da due campanili e dalle statue dei due santi, cui sono dedicati cinque giorni di festa fino al 29 giugno. Dalla piazza, scendendo per una particolare scalinata si raggiunge il terzo belvedere.

Ancora di pregio artistico e storico è la chiesa del SS. Salvatore che, pur trovandosi in una via stretta, quindi difficile da ammirarla nella sua interezza, all’interno conquista per la bellezza abbagliante del suo bianco e oro su tutte le pareti. Significativo il gigantesco lampadario in cristallo e ottone, regalato alla cittadinanza dagli emigrati sopranesi in America. La Piazza S. Michele, dove si affaccia l’omonima chiesa, è abbellita dalla barocca Fontana dei Quattro Cannoli che, un tempo, era l’unica fonte di acqua per le famiglie.

Tanto buon cibo e tante tradizioni enogastronomiche che in Sicilia non mancano di certo, a Petralia Soprana. Dolce, tipico delle Madonie, è lo sfoglio, una sorta di cassata al forno ripiena di tuma, zucca candita, cannella e cioccolato e i tipici biscotti alla cannella.

Specialità che vanno sicuramente a ruba in piena estate quando il comune si riempie di turisti, tantissimi soprattutto il giorno di Ferragosto, per assistere alla rievocazione, tipica del Settecento, di un matrimonio baronale.

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