Pane e Pizze
Il pane di San Giuseppe: pane votivo, in onore e devozione al Santo e augurio di prosperità
Il 19 Marzo coincide con l’Equinozio di Primavera, stagione durante la quale la natura si risveglia. Già anticamente era tradizione, in questo periodo, preparare dei deliziosi pani dalle forme richiamanti la “natura”, per propiziarsi fertilità e abbondanza
Pane di San Giuseppe
E’ una tradizione che, quasi sicuramente, ha origini arcaiche, legata al culto della fertilità della terra in onore della dea delle messi, Demetra per i greci e Cerere per i romani. Con l’avvento del Cristianesimo, la tradizione venne legata alla figura di San Giuseppe, padre della divina provvidenza, trovando posto nei preziosi e “barocchi” altari devozionali dedicati al Santo. Alcune forme di pane, come la croce, il pesce, il pavone e la palma, si rifanno all’iconografia paleo-cristiana, mentre altre come il bastone di S. Giuseppe e, ancora, l’ostensorio, gli angeli, i fiori, il cuore, sono legati alla tradizione popolare.
Ingredienti
- 1 kg di semola di grano duro rimacinata
- 100 g di strutto
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 cucchiaino di sale
- 25 g di lievito di birra fresco
- 1 uovo
- Q.b. acqua
Istruzioni
- Mescolate tutti gli ingredienti, aggiungendo lo strutto fuso alla fine. Attenzione a che l’impasto risulti abbastanza compatto, un po’ più duro di quello della pizza. Riponetelo in un contenitore, in un punto caldo della cucina sino a che non raddoppi di volume.
- Rilavorate il tutto per 5 minuti, ricavate dei panetti del peso adeguato alle forme che desiderate creare, sbizzarritevi con decorazioni ed intagli artistici, servendovi di coltellini, forbici o anche di formine. Spennellate con uovo sbattuto se volete rendere la loro superficie lucida. Se vi piace potete aggiungere sopra semi di sesamo.
- Infornate, in forno preriscaldato, a 220 gradi per 20-25 minuti circa.