La Sicilia che incanta e stupisce: il fascino di un antico borgo all’interno di una grotta preistorica
Custonaci, un piccolo centro nella provincia di Trapani, nel suo territorio, presenta numerose grotte, abitazioni naturali dei primi uomini. Tra queste c’è la Grotta Mangiapane, la più grande e la più famosa di tutte le grotte. E’ alta circa 70 metri, profonda 50 e larga 13. Un bellissimo sito preistorico, un vero e proprio museo antropologico a cielo aperto visitabile tutto l’anno.
Nell’Ottocento questo splendido angolo di vita fu trasformato in borgo e abitato fino agli anni ’50 dalla famiglia Mangiapane da cui ha preso il nome. La grotta fu adeguata alle esigenze della vita quotidiana di quegli anni, pertanto furono costruite, al suo interno, delle case, un forno, un mulino, una stalla per gli animali, e una cappella. Tutto quanto fosse funzionale alle attività di una vita rurale. Un patrimonio di testimonianze che sono ancora presenti ai nostri giorni e che gli abitanti di Custonaci si impegnano a curare e a custodire come se facesse parte della loro vita.
Nella grotta tutto è rimasto intatto, come se i suoi abitanti, più di un secolo fa, si fossero allontanati all’improvviso, per ritornare, facendo giungere fino a noi i loro effetti personali e gli attrezzi del loro lavoro quotidiano. Ciò che era più significativo, all’interno del complesso preistorico, dal punto di vista archeologico, storico e antropologico, fu trasferito al museo Pepoli di Trapani. Alcuni reperti si trovano addirittura esposti a Parigi. Arrivando in questo territorio, oltre a immergersi nella cultura, nella tradizione e nella storia, si resta immersi e affascinati da ciò che circonda questo sito preistorico.
Una bellezza nel paesaggio circostante da lasciare a bocca aperta. Il mare pulito e cristallino, dalle mille sfumature di turchese, circondato da una natura incontaminata, gli fa da cornice. Inoltre la riserva naturale protetta, dove primeggiano le palme nane, la disa e il frassino, dove volano indisturbati il gheppio e il falco in un cielo terso e turchino, dove le baie e le insenature di sabbia e di scogli regalano tramonti da sogno e dove si specchia il Monte Cofano. Un angolo di paradiso dove si intrecciano passeggiate e itinerari con percorsi ben definiti, in mezzo alla natura.
E come se non bastasse tanta bellezza, di fronte si staglia monte Erice, con il suo borgo medievale, famoso in tutto il mondo, sia per la sua storia, per le sue stradine, cortili e chiese, ma anche per le sue arti, ceramica e tappeti e non ultima l’arte dolciaria, mantenuta intatta nel tempo.
Ogni anno a Natale, questa zona, nella sua grotta principale, la grotta Mangiapane appunto, così ricca di storia e di tanta bellezza naturale, si popola e si trasforma in un set dove, molti cittadini, oltre 160 figuranti, tra artigiani, contadini e artisti provenienti da tutta la Sicilia, mettono in scena un particolarissimo presepe con situazioni, attività, immagini davvero suggestive.
Un evento così prestigioso da essere ascritto tra i cento beni immateriali della Sicilia. Nella grotta Mangiapane sono state girate alcune scene di diversi film, tra cui la serie televisiva de «Il commissario Montalbano».
Di seguito un breve documentario dedicato alla Grotta Mangiapane girato da Lorenzo Mercurio, antropologo e filmmaker palermitano fondatore di EsperienzaSicilia.it
Possibile che nel 68′ ci fosse una piccola osteria dove si mangiava divinamente il pesce appena pescato?
Ciao Valerio, basta rispettare il codice della strada 🤣
Vorrei sapere come arrivare in quel sito senza incappare negli agguati stradali dei vigili urbani di Custonaci !