Si può cuocere la pasta a fiamma spenta per risparmiare il gas. A dirlo è il Nobel per la fisica Giorgio Parisi
E’ possibile cuocere la pastasciutta a fuoco spento? Se a dirlo è un premio Nobel di certo è un’espediente da provare. Giorgio Parisi, accademico di fama mondiale e premio Nobel per la fisica nel 2021, ha deciso di dire la sua su facebook condividendo un post che ha dato vita a uno dei dibattiti culinari più accesi sul web. Un consiglio che, vista la grave crisi energetica che sta investendo anche il nostro paese, potrà essere utile anche per risparmiare.
“È la terza volta che provo e devo dire funziona!”, si legge sul post di Alessandro Busiri Vici condiviso su facebook dal professore. “Dopo aver portato l’acqua ad ebollizione buttate la pasta e aspettate 2 minuti… poi si può tranquillamente spegnere il gas, basta usare un coperchio e calcolare un minuto circa in più. Almeno 8 minuti di risparmio di gas. Senza voler fare moltiplicazioni per famiglie italiane, credo che sia una notizia da divulgare, dovremmo cambiare abitudini e non è detto che sia un male”.
“La cosa più importante è tenere il coperchio sempre, il calore si perde moltissimo con l’evaporazione”, scrive il professore sopra al post condiviso sul suo profilo. “Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas. Si può anche provare a spegnere, come suggerito da questo post, che non è mio ma di Alessandro Busiri Vici e che ho semplicemente rilanciato”, continua a scrivere Parisi.
In termini economici, gli esperti evidenziano che ogni italiano arriverebbe a risparmiare in media fino a 44,6 chilowattora in un anno. Il segreto per una buona cottura della pasta è riuscire a mantenere una temperatura dell’acqua non inferiore a 80 C°. Ovviamente più la temperatura dell’acqua scende, maggiore è il tempo che impiegherà la pasta per cuocersi. Ragione per cui, a fiamma spenta, la pasta per cuocersi impiega circa uno o due minuti in più rispetto al tempo di cottura riportato sulle confezioni.