Antipasti
La cucinavano le nonne per farla mangiare ai bambini: la ricotta fritta versione dolce e salata
Si spolverano i ricordi, riaffiorano la semplicità e le necessità di un’epoca in cui magari c’era poco ma era il tutto. Riecheggia nella cucina l’arte, la fantasia, la strategia dei grandi, soprattutto la maestria dei nonni. Cosa non s’inventavano per far mangiare la ricotta ai bambini, facendola assomigliare a un dolcetto o a uno stuzzichino saporito.
Ricotta fritta
Elemento indispensabile deve essere la qualità del prodotto. Quindi per delle frittatine, belle e buone, occorre adoperare della freschissima ricotta che va lasciata sgocciolare almeno un giorno in frigo per avere delle frittatine compatte senza rinunciare alla morbidezza. Chiaramente per noi siciliani la scelta, perchè il risultato sia di un gusto più intenso e più buono, cade sulla ricotta di pecora, di cui abbonda il nostro territorio per la ricchezza dei suoi pascoli, baciati dal sole e accarezzati dal vento, dove vivono e nei quali brucano, libere, le nostre greggi.
Ingredienti
Versione salata
- 500 g di ricotta di pecora
- 2 uova fresche
- 50 g di formaggio grattugiato
- Un pizzico di sale
- Q.b. di pepe
- Q.b. di olio evo
Istruzioni
- In una terrina versate la ricotta ben sgocciolata. Aprite le uova, aggiungete il formaggio grattugiato e amalgamate il tutto. Aggiungete il sale, il pepe e mescolate ancora.
- Adesso versate dell'olio evo in una larga padella e mettete sul fuoco a scaldare.
- Appena l'olio sarà caldo, create, con l'aiuto di due cucchiai, delle frittatine di ricotta e adagiatele in padella schiacciandole col dorso del cucchiaio stesso. Fatta la crosticina, giratele e proseguite con la frittura. Saranno pronte in pochi minuti
- Scolatele su carta assorbente
- Se volete realizzarle in versione dolce, al posto di sale e pepe aggiungete lo zucchero e poi magari, una volta sgocciolate dell'olio in eccesso, cospargetele con una manciatina di zucchero semolato. Ottime in entrambe le versioni.