Leggende

La leggenda dei faraglioni di Aci Trezza: le rocce scagliate da Polifemo, accecato da Ulisse

Conoscete la leggenda dei faraglioni di Aci Trezza? Aci Trezza è un piccolo borgo marinaro, una frazione di Aci Castello, comune siciliano in provincia di Catania. Il borgo deve il suo fascino ai Faraglioni, un piccolo arcipelago di roccia basaltica che emerge dalle acque limpide di un mare ricco di storia. Essi sono la parte più nota ed importante di Aci Trezza. Affascinano e stupiscono per la loro bellezza, la loro maestosità e per la loro particolare forma. A questi meravigliosi scogli è legato un mito divenuto famoso in tutto il mondo, quello di Ulisse e Polifemo, narrato da Omero nel IX dell’Odissea.

Faraglioni di Aci Trezza
Faraglioni di Aci Trezza – Foto di gandolfos – Depositphotos.com

La leggenda dei faraglioni di Aci Trezza

Si narra che Ulisse, durante il suo lunghissimo viaggio di ritorno verso Itaca, sia approdato nell’Isola dei Ciclopi rimanendo prigioniero, insieme ai suoi compagni, del terribile Polifemo, il figlio di Nettuno e di Toosa, che lavorava all’interno dell’Etna per creare i fulmini utilizzati da Zeus. Omero racconta che Polifemo divorò quattro dei compagni di Ulisse ed era intenzionato a mangiare i greci uno per uno. L’astuto Ulisse però, dopo aver accecato il Ciclope, aggrappato al ventre delle pecore, riuscì a scappare, con i compagni superstiti, dal mostruoso gigante da un occhio solo.

L’ira di Polifemo

Lo stratagemma adattato da Ulisse scatenò l’ira di Polifemo a tal punto che il gigante iniziò a scagliare enormi sassi dall’alto del Vulcano nel mare, nel tentativo di affondare l’imbarcazione su cui Ulisse con i suoi uomini si allontanava dall’isola. Il mito vuole che questi macigni, conficcandosi nel fondale, dessero origine ai faraglioni di Aci Trezza che oggi attirano migliaia di turisti. Anche Virgilio, nell’Eneide, fa incontrare Enea ad Aci Trezza con il compagno di Ulisse, Achemenide. Questo era stato dimenticato nel paese dei ciclopi durante quella fuga che tanto fece arrabbiare Polifemo.

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