Spettacolari cascate a due passi da S. Fratello. La fantastica scoperta di due giovani escursionisti
L’entroterra siciliano è davvero uno scrigno che spesso rimane chiuso, quasi nascosto ai più, una sorta di bellezza d’altri tempi che si manifesta poco alla volta, si fa desiderare per poi lasciarti a bocca aperta. A volte la cerchi tale bellezza, a volte la scopri per caso. E allora esplode la gioia, la voglia, l’urgenza di far conoscere per gioire con lo stupore di un bimbo davanti a una vetrina di giocattoli.
Siamo nel cuore del Parco dei Nebrodi che abbraccia 24 comuni ricadenti in tre province della Sicilia Nord Orientale, tra Messina, per la maggior parte, Catania e, in parte, la provincia di Enna. L’aspetto dei Nebrodi, propaggine appenninica, è tipico delle rocce argillose e arenarie con ampie valli e cime dolci. Là dove la roccia è, invece, di natura calcarea, l’aspetto è di tipo dolomitico con profili aspri e articolati, come accade al Monte San Fratello, conosciuto anche come Monte di San Filadelfio, e alle Rocche del Crasto.
All’interno del grande Parco dei Nebrodi, nel territorio di Mistretta, si estende la “Valle delle Cascate”. Arrivano, a goderne il fascino, turisti d’ogni dove per ammirare paesaggi unici, diversi in ogni stagione. Nello spazio di pochi chilometri si assiste al susseguirsi del fragore esplosivo, di cascate, come sorelle di una stessa famiglia, visitabili, con guide, con escursioni organizzate, già dal 2015, dall’Associazione ambientalista-culturale “Valle delle Cascate”, e con percorsi adatti a tutte le età, con difficoltà differenziate, adeguate alle esigenze di ciascuno.
Quello che sa di fantastico è imbattersi in bellezze simili, a circa 80Km di distanza, per caso, magari, “frugando” tra le mappe di google e così, scoprire che ci sono altre cascate proprio a due passi da casa, anzi a casa, a San Fratello, cascate ancora sconosciute e non segnalate. E’ successo a Luigi Carroccio e Alessio Trusso, due giovani escursionisti che, affascinati da questa scoperta, via satellite, hanno sentito l’urgenza di andare a vedere da vicino, imbattendosi in percorsi difficili e ardui. Dopo averne ammirato la bellezza in estate, sono tornati in pieno inverno, quando la portata dei fiumi che le alimenta è più generosa e l’effetto delle acque che saltano sulle pareti rocciose è di gran lunga più affascinante, più spettacolare.
“Lo spettacolo che ci siamo trovati di fronte era unico, amplificato dal fatto che il tipo di inclinazione non genera uno strapiombo, quindi l’acqua non si getta a tuffo ma rimbalza come su dei gradini!”– così ci scrive Luigi Carroccio, autore assieme all’amico Alessio Trusso di questa scoperta e dei magnifici scatti fotografici inseriti in questo articolo. E sottolinea ancora, invitando alla prudenza –“Non esiste un percorso per raggiungerle. Non ci si può avventurare senza un’adeguata preparazione e conoscenza del luogo!”
Un solo desiderio hanno questi ragazzi, far conoscere le “loro” (ancora sconosciute?) cascate di San Fratello, perché vengano valorizzate e rese fruibili con percorsi in sicurezza e magari, successivamente, inserite nella brochure di presentazione del Parco dei Nebrodi perché diventino patrimonio di tutti.
Allora siamo colleghi! Quello che ho scritto è frutto di ciò che ho visto in tanti anni di esplorazioni. Condivido la preoccupazione per il sottile equilibrio fra la conoscenza dei luoghi e la loro tutela. Non ho capito come contattarti in privato, altrimenti lo avrei fatto; allora ti dò la mia mail se volessi fornirmi le informazioni richieste, in modo da fare domenica una bella escursione: aldosciaccanz@gmail.com
A.Sciacca
Se volevi informazioni tu personalmente allora avresti dovuto contattarmi in privato. Quello che hai scritto non ha senso. E per finire, io sono un medico e non ho chissà quali loschi interessi, faccio escursioni da parecchio tempo perché sono appassionato di trekking fluviale!
Se volevi informazioni tu personalmente allora avresti dovuto contattarmi in privato. Quello che hai scritto non ha senso. E per finire, io sono un medico e non ho chissà quali loschi interessi, faccio escursioni da parecchio tempo perché sono appassionato di trekking fluviale!
Grazie per la “gentilissima” risposta, caro Luigi! Io so che le informazioni che ti ho chiesto si scambiano volentieri fra veri amanti della natura che, come tu dici, vogliono rendere fruibili i luoghi; però ho conosciuto tanti che si spacciano per appassionati, per poi scoprire che dietro tale passione si nascondono interessi di altro tipo. Cosa peraltro comprensibile; basta dirlo! Tu spero non appartenga a tale categoria; comunque, nel frattempo, passa tali informazioni al tuo amico del Comune o dell’Ente Parco.
Aldo Sciacca
Le coordinate e tutte le informazioni necessarie non le do di certo a te caro Aldo Sciacca e non in un articolo pubblico! Le si danno agli enti preposti, in questo caso l’ente Parco dei Nebrodi o il comune di San Fratello! Saluti
Riposto il commento dopo l’iscrizione. Per rendere fruibili le cascate bisognerebbe indicare qualche dettaglio come il nome del torrente o, meglio ancora, le coordinate.
Saluti, aldo sciacca
Se il vostro intendo è quello di renderle fruibili e farle conoscere, dovreste dare qualche elemento per poterle localizzare, come, ad esempio, il nome del torrente, magari le coordinate geografiche o il recapito di qualche guida.
Saluti, Aldo Sciacca