“A pennula di pumaroru”. Trapani e l’antica arte di appendere i pomodori per conservarli
Nel Comune di Paceco, prima, e nei comuni di Trapani, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo (foto di copertina) e in tanti altri ancora, la coltivazione del pomodoro seccagno e la modalità di conservarlo in grappoli appesi, nasce più di 50 anni fa e ancora oggi, da molti esercenti di pizzerie locali è preferito questo tipo di pomodoro che mantiene anche nel periodo invernale il caratteristico profumo e le proprietà del pomodoro fresco e naturale. Prodotto inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)
E’ così detto pomodoro “seccagno” perché coltivato in assenza di irrigazioni sia in terreni pianeggianti che in collina, è resistente ed è ottenuto, per lo più, in coltivazione biologica. Il pomodoro da serbo, che in dialetto è detto pomodoro da pennula, viene raccolto nelle prime ore del mattino, all’inizio della maturazione, ancora scarsamente colorato, staccandolo dalla pianta con forbici per preservarne i grappoli che vengono immediatamente infilati a mano in fili di spago per formare le cosiddette pennule. Queste successivamente vanno appese in locale fresco e ventilato.
Una volta, oltre alla caratteristica treccia d’aglio, in tutte le case si trovavano “li pennuli”, appesi alle travi del tetto nelle vecchie case, o sotto le tettoie in un terrazzo, comunque in un posto riparato e ventilato; essi servivano per condire i cibi durante l’inverno. Allora non esistevano i pomodori pelati in scatola, per cui “li pennuli” si trovavano in tutte le case.
Il pomodoro appeso è diventato simbolo di accoglienza perché riempie di colori le case e i balconi. Poter avere del pomodoro fresco tutto l’anno rappresenta una grande fortuna per chi non si accontenta di un pomodoro prodotto in serra. Tra i siciliani e il pomodoro c’è un amore talmente grande da diventare una necessità, qualcosa di irrinunciabile, da avere a portata di mano, tanto che ancora oggi nelle case sono presenti, appese, queste collane meravigliose. Una risorsa indispensabile per fare il pesto, e non solo, con prodotti freschi tutto l’anno. Questa tradizione di conservare il pomodoro appeso per l’inverno è diffusa anche in altre regioni del sud Italia.