Enogastronomia

Non c’è autunno che si rispetti senza caldarroste. Ecco come vengono preparate

Le castagne sono state nel tempo un alimento molto usato per sopperire a carestie e povertà dato il loro basso costo, la facilità di trovarle e l’alto potere nutritivo. Venivano usate infatti come alternativa ai cereali, sostituivano spesso il pane di segale, per cui prendevano il nome di “pane dei poveri”. E proprio per questa esigenza si sono trovate diverse modalità di cucinarle. Delle castagne si impiegava tutto: quelle buone erano nutrimento per l’uomo, quelle guaste per gli animali; le bucce si usavano per alimentare il fuoco dell’essiccatoio, le foglie venivano usate per fare la lettiera per il bestiame nelle stalle. Inoltre il legname dei castagni serviva a riscaldare le case.

Castagne – Foto di Couleur da Pixabay

L’uso delle castagne oggi

Oggi quando pensiamo all’autunno non possiamo non pensare alle caldarroste. L’autunno siciliano oltre che dai colori tipici della stagione, è caratterizzato da un profumo inebriante cui facciamo fatica a rinunciare. Ogni angolo di strada, soprattutto a Palermo, è pervaso da quel caratteristico odore delle caldarroste. E per scorgere da dove arriva quel profumo basta seguire il caratteristico fumo bianco che fatica ad alzarsi nel cielo umido dell’autunno e, anche da lontano, è semplicissimo avvistare il “castagnaro”. Questa atmosfera che si diffonde nelle strade scalda gli animi e si respira già l’aria Natalizia. Sotto quella nuvoletta c’è un lungo cilindro metallico ormai arrugginito e bruciacchiato, al fondo c’è la brace accesa e nella parte superiore un cestello.

Come vengono arrostite a Palermo

Queste “ciminiere” alte circa un metro e mezzo dal diametro di 30 cm, servono a preparare le caldarroste siciliane, nello specifico alla palermitana. Le castagne vengono adagiate in un cestello metallico forato e collocato in cima al tubo, mentre alla base vi è la brace. Il fumo caldo che si sprigiona dalla combustione arriva fino in cima e serve a cuocerle in maniera naturale e a tenerle lontane dalla brace rendendole particolarmente morbide e gustose. A differenza delle caldarroste tradizionali, la buccia si presenta bianchissima perché il castagnaro, durante la cottura, getta nella brace qualche manciata di sale grosso Questo sale, a contatto con il calore, vaporizza e sale fino al cestello che contiene le castagne colorandole di bianco e dando loro un sapore particolarmente buono. L’ambulante, durante la cottura, prende il cestello e lo agita più volte, facendo saltare le castagne in modo da cuocerle tutte allo stesso modo.

Se ti avvicini per acquistarle, l’ambulante le mette in “cuoppi” di carta, coni preparati come unità di misura e il risultato di questa cottura è una vera goduria per il palato.

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