Arte

Nascosta tra i vicoli, la più bella chiesa di Erice, costruita con le pietre del tempio di Venere

Nascosta tra i vicoli dell’antica città medievale, a pochi passi dall’imponente porta Trapani, affacciata su uno dei panorami più belli della provincia trapanese, sorge il Real Duomo di Erice, la chiesa principale del borgo, detta anche matrice, edificata da Re Federico III di Aragona nel 1312, con le pietre provenienti dall’antico tempio di Venere Ericina. Ancora oggi, murate sulla facciata meridionale della chiesa, si possono ammirare nove croci, simbolo di vita già in epoca precristiana, nelle culture orientali, provenienti dal tempio.

Real Duomo di Erice – Foto di Jerome LABOUYRIE, Shutterstock

L’edifico, rimaneggiato nel corso del tempo è in stile gotico chiaramontano, caratterizzato da due elementi che le conferiscono un aspetto unico: il campanile e il portico del 1426. L’interno è a pianta basilicale a tre navate, in stile neo gotico, ricostruito dopo il crollo del 1853 e del 1857. Di pregio, all’interno del duomo, un’acquasantiera cinquecentesca in marmo, due pale ad olio raffiguranti rispettivamente Sant’Isidoro Agricola di Orazio Ferrere, del 1622 e una Crocifissione di metà ‘800. La cappella della Madonna Assunta, titolare della chiesa, ospita una statua marmorea della Vergine del 1469 di Domenico Gagini.

Duomo di Erice – Foto di AH Images, Schutterstock

Di grande impatto visivo, opera di Giovanni Mancino, il polittico in marmo del 1513 che sovrasta l’altare maggiore. Nella nicchia al centro, la Vergine in trono con il bambino in braccio, alla sua destra San Pietro e San Giovanni Battista, alla sua sinistra i santi Paolo e Giuliano. Sopra le nicchie, delle formelle, scolpite a bassorilievo, narrano la passione e la risurrezione di Cristo. A corona della magnifica opera rinascimentale, quattro figure di profeti e le scena della nascita di Gesù.

Duomo di Erice – Foto di CustonaciWeb

Nella navata sinistra si trova la cappella della Madonna dove è conservata l’immagine della Madonna di Custonaci, patrona del borgo medievale. Una lapide marmorea elenca le date e i motivi che spinsero, nei secoli, i cittadini ericini a trasportare il quadro della padrona dal duomo di Erice al Santuario di Campagna di Custonaci, luogo in cui, ancora oggi, si trova conservata l’antica icona mariana.

Sempre all’interno della navata sinistra altre due cappelle, all’interno delle quali sono conservate in una la pala del 1767, raffigurante l’Incoronazione della Vergine, nell’altra una pala del secolo XVII, raffigurante Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio con il Bambino Gesù.

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