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Cavagrande del Cassibile: il canyon siciliano tra sentieri, cascate, laghetti e natura incontaminata

Siamo nella Sicilia orientale tra Siracusa ed Avola, nella Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile, istituita nel 1990 allo scopo di preservare un habitat unico e incontaminato. Un’area di oltre 2700 ettari di una bellezza da togliere il fiato. Il tutto creatosi per la natura carsica degli Iblei che sovrastano la Sicilia Orientale tra la provincia di Ragusa e Siracusa.

Qui lo scorrere del fiume Cassibile, in un percorso di circa 10 Km, ha creato un vero e proprio canyon, con alte pareti, vere e proprie fratture nella roccia, chiamate “cave” e, in fondo, cascatelle e laghetti che i siciliani chiamano “laghetti di Avola”. Una meraviglia, un’attrazione, una gioia e un vero e proprio invito a raggiungerli e trovare in essi frescura e pace. Ci sono molti sentieri e scale che conducono verso questo angolo di paradiso. La più nota, antica e suggestiva, è quella che i siciliani chiamano la Scala Cruci.

In epoca paleolitica, questa maestosa cava, la Cavagrande del Cassibile, fu sicuramente abitata. Si riconoscono in essa almeno due villaggi rupestri. Uno, sul versante nord che si vede affacciandosi dal belvedere, noto come Grotta dei Briganti, all’interno del quale vi sono circa venti ambienti artificiali accessibili mediante scalini scavati nella roccia. L’altro, quasi di fronte, dove si trova un complesso sistema di grotte, disposte una accanto all’altra, collegate tra loro da cunicoli e gallerie. Sono ipogei sepolcrali, riutilizzati come abitazioni in epoca bizantina.

Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile – Foto di Davide Mauro – Licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 – Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Dieri_Cavagrande_del_Cassibile_04.jpg)

Raggiungere e visitare la Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile, nei comuni di Avola, Noto e Siracusa, in provincia di Siracusa, è un viaggio nella storia, nella natura, nella pace perchè è davvero un’oasi fuori dal tempo, fuori dal mondo, da proteggere e salvaguardare per le sue ricchezze sia dal punto di vista naturalistico e paesaggistico sia archeologico ed antropologico. E’ un’area, alla cui salvaguardia è preposta l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, area che sarà inserita all’interno del Parco Nazionale degli Iblei.

Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile – Foto di Davide Mauro – Licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 – Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Panorama_di_Cavagrande.jpg)

La riserva, meravigliosa, protetta e di grande importanza anche per fauna e per flora, presenta purtroppo diverse criticità. La natura stessa della roccia la rende soggetta a piccole frane quando si verificano piogge abbondanti ma, anche la mano nefasta dell’uomo contribuisce alla sua fragilità, purtroppo, per gli esecrabili e periodici incendi come quello del 25 giugno del 2014 che ha distrutto buona parte della vegetazione. Da allora la riserva è ufficialmente chiusa perchè non sono ancora messi in sicurezza i percorsi.

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