Arte

A Geraci, immerso nel Parco delle Madonie, si trova il campanile più bello e fotografato di Sicilia

Immerso nel Parco Regionale delle Madonie, in un’area di grande interesse naturalistico, dove fanno da sfondo montagne incise da profondi canaloni e antichi boschi di sugheri, si trova uno dei campanili tra i più belli e fotografati della Sicilia. Stiamo parlando del campanile della Chiesa di Santo Stefano a Geraci Siculo.

La piccola chiesetta, risalente ai primi anni del seicento, oggi riconvertita ad Auditorium, è uno splendido esempio, unico nel suo genere nelle Madonie, di chiesa a croce greca irregolare con campanile a conci cuneiformi colorati. Sembra di vedere un mosaico di mattoncini di maiolica, addirittura un arazzo ericino costruito a telaio, con un’attenzione certosina agli accostamenti e alle sfumature di colore e una delicatezza nelle forme. Alternando l’andamento parallelo, si “disegnano” rombi e mezzi rombi, che accarezzano e accompagnano le curve incuneandosi uno nell’altro come in un abbraccio. Questi rombi, slanciandosi e assottigliandosi, danno il senso della dinamicità e della snellezza in questa guglia così singolare che si allunga dolcemente verso l’alto. I colori pastello si alternano con delicata armonia tra loro; il giallo, il celeste, l’oro e l’indaco si susseguono fino a sfiorare il cielo.

In Sicilia esistono tre tipologie di rivestimento in maiolica nelle architetture: quello a conci cuneiformi, come nel caso di questo campanile della chiesa di S. Stefano di Geraci Siculo, quello a piastrelle quadrangolari, molto diffuso soprattutto nel palermitano e quello a squame, molto usato nelle cupole del trapanese e probabilmente di derivazione napoletana.

Ogni rivestimento ha la sua specifica funzione. Il rivestimento come quello del campanile in oggetto usa queste “bugnette”. Sono mattoncini smaltati nella parte esterna curva e con un incavo nella parte sottostante. Ogni mattoncino si incastra nell’altro. Allo scopo di alleggerire la copertura, i mattoni cuneiformi sono di diverse dimensioni, più lunghi alla base e più piccoli verso l’alto. L’effetto è meraviglioso.

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