Sagre, processioni, cene e falò: gli appuntamenti della festa di San Giuseppe in Sicilia
La festa di San Giuseppe è una delle ricorrenze più commemorate in Sicilia e non certo perché coincide con la festa del papà che, tutto sommato, è una festa commerciale. Nella tradizione popolare, San Giuseppe falegname, patrono degli artigiani, è considerato anche il protettore degli orfani, delle ragazze nubili e dei poveri. Ecco quindi l’usanza di preparare, nelle proprie case, tavole imbandite di ogni bene da offrire ai bisognosi, i “vicineddi” ed i “virgineddi”. In maniera più sentita, questa ricorrenza, si celebra nei piccoli centri e nei deliziosi borghi siciliani con suggestivi momenti di aggregazione, rivelando un forte segno di appartenenza alla comunità e vestendosi di un particolare significato legato a un’antica leggenda.
Si narra che, durante il Medioevo, la Sicilia vivesse una tremenda carestia a causa di una grande siccità. Fame e morte imperversavano sull’isola. I siciliani pregarono ardentemente San Giuseppe perché li liberasse da questo flagello promettendo che l’avrebbero ringraziato, ogni anno, allestendo in suo onore la “Tavola di San Giuseppe” simboleggiata da altari imbanditi di cibi, adornati di fiori e tanto altro.
Le celebrazioni sacre, presenti e molto sentite ancora oggi, rappresentano un’importante occasione per far conoscere la bellezza del territorio, diffondere la cultura e le tradizioni culinarie che culminano nel dolce simbolo di San Giuseppe. I banconi e le vetrine delle pasticcerie siciliane, in questo periodo, mettono in bella mostra lo sfincione di San Giuseppe che trabocca ricotta da tutti i lati. Buono da leccarsi i baffi, cambia magari nome di provincia in provincia, senza perderne la bontà.
Coincidendo, la festa di San Giuseppe, con l’arrivo della primavera, in Sicilia i festeggiamenti prevedono anche l’accensione delle “vampe”, tradizionali falò di buon auspicio. Ecco le tappe più interessanti e più conosciute, con date e contenuti delle celebrazioni in onore del Santo, raggruppate provincia per provincia nei nove capoluoghi siciliani.
La Festa di San Giuseppe nel palermitano
A Terrasini dal 09 al 19 si allestiscono le Mense di San Giuseppe; a Caccamo dal 12 al 19 si svolgono, nella Chiesa Parrocchiale di Maria SS. Annunziata, le caratteristiche manifestazioni chiamate ‘A Retina e a ‘A Scalunata; a Giuliana dal 16 al 18 si svolge la festa di Gesù Bambino. Nei tre giorni precedenti la festività, “U bamminu” viene trasportato a braccia, dai falegnami del luogo, nelle case di giovani sposi; a Bagheria, il 17 marzo, si svolge, nella Città delle Ville, ormai riconosciuta come Città del Gusto, la Sagra della Sfincia di San Giuseppe, tipico dolce bagherese; a Roccapalumba, al grido di “Viva lu Patri di la Pruvvidenzia”, il 18 e il 19, si predispongono tavolate, si assiste al giro dei tamburini per le strade del centro e all’accensione dei falò; a Borgetto il 18 e il 19, si imbandiscono tavolate per le “Cene di San Giuseppe” chiamate la “promisione” (promessa); a Balestrate il 18 e il 19 si allestiscono le Mense con gli altari addobbati e i festeggiamenti per il Santo; a Misilmeri il 19 si realizza la tradizionale “Vampa e si preparano Zeppole e “Sfinciuni” dolci tradizionali; a Campofiorito il 19 si festeggia, secondo trradizione, con “Tavolate” e “Altari’ dedicati al Santo; a Torretta il 19 si dà vita alla tradizionale Vampa di San Giuseppe accompagnata dalla sagra dì Settipietanzi, i Virgineddi, e degustazione dei “tagghiarini”; a Chiusa Sclafani, il 19 si allestisce il tradizionale “Altare di San Giuseppe” adornato con pane votivo e si dà vita al tradizionale pranzo dei “Santi”; a Petralia Sottana il 19 festeggiamenti con i tradizionali “Virgineddi”, pranzi offerti per devozione; a Palazzo Adriano il 19 degustazioni di prodotti tipici, esibizione di gruppi folkoristici, tradizionali “tavuliate” e mostra temporanea dei “Pani votivi”; a Carini il 19 si svolge la Sagra della Sfincia con degustazione, si fa visita alle tradizionali “tavolate di San Giuseppe” e si possono ammirare le bellezze del territorio, aperte per l’occasione; a Montemaggiore Belsito la festa di San Giuseppe a differenza di altre cittadine della Sicilia, si festeggia il 1° Maggio con le tradizionali “Virgineddi”, tavolate in onore del Santo e degustazione di piatti della tradizione.
Festività di San Giuseppe in provincia di Messina
A Malfa, nell’isola di Salina il 19 Marzo si allestisce la tradizionale “Tavuliata” e a Leni, sempre a Salina, il 1° Maggio si festeggia San Giuseppe Artigiano con “Tavuliata” ricca di pietanze e dolci tipici; a Castel di Lucio, il 19 Marzo si organizzano, per grazia ricevuta, pranzi a base di pasta e legumi, baccalà, cardi selvatici, finocchietti selvatici e arance; a Militello Rosmarino, la domenica successiva al 19 marzo, si svolge la tradizionale processione del Santo Patriarca e della Madonna del Soccorso.
La Festa di San Giuseppe nel catanese
A Mascalucia si festeggia, dal 09 al 19 Marzo, con tradizionale “Cavalcata” di San Giuseppe e caratteristica “Volata dell’Angelo”; a Mirabella Imbaccari il 18 si svolge la festa di San Giuseppe come in gran parte della Sicilia, con allestimento dei tradizionali “Altari” nelle case dei devoti, accompagnata da degustazioni di sapori; a Scordia, il 18 e il 19, la festa, molto sentita, inizia con lo scoppio dei mortaretti cui segue, per le vie del centro, la sfilata dei cavalli e un corteo con le tre figure della Sacra Famiglia; a Ramacca è festa del patrono e si festeggia il 18, il 19 marzo e la seconda domenica di settembre. Vengono adornati gli altari e le vie con allestimento di tavolate per il tradizionale pranzo dei “Virgineddi”; a Vizzini la festa di San Giuseppe si celebra il 28 e il 29 Aprile con una processione per le vie della città e la tradizionale “asta dei doni” offerta al santo cui seguono i fuochi d’artificio; a Santa Maria di Licodia i festeggiamenti si svolgono il 19 Marzo e l’ultima domenica di Agosto con la “Svelata” del Santo, patrono della città, e con la processione delle confraternite; a Randazzo, in data da destinare, i festeggiamenti per San Giuseppe si collocano all’interno di attività dedite a diffondere cultura, arte e tradizioni cui seguono spettacoli e degustazione di zeppole e prodotti tipici locali.
La Festa di San Giuseppe in provincia di Siracusa
A Carlentini la tradizionale festa di San Giuseppe viene celebrata il lunedì dell’Angelo con una solenne sfilata, per le vie del centro storico, della Sacra Famiglia, carretti siciliani e Corteo storico.
Festività di San Giuseppe nel ragusano
A Donnalucata, Scicli, la festa di San Giuseppe come in altre cittadine della Sicilia, si svolge con momenti di preghiera in onore del Patrono, e si festeggia dall’8 al 10 di Marzo con la tradizionale Cavalcata di San Giuseppe che rievoca la fuga in Egitto della Sacra Famiglia mentre, dal 15 al 17, a Scicli, si ripropone il tradizionale appuntamento folkloristico che comprende la storica Cavalcata di San Giuseppe cui si accompagnano sagre e degustazioni di prodotti tipici; a Ragusa, dal 13 al 22 Marzo, si svolgono importanti festeggiamenti, in onore di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, che culminano con la tradizionale “Cena “; a Santa Maria Camerina, il 16 e il 17 si preparano grandi tavolate per le “Cene”, che ancora oggi i fedeli offrono al Santo patrono per devozione o per grazia ricevuta; a Modica il 19 si partecipa alla “Vampata di San Giuseppe” come momento di fede ma soprattutto di cultura popolare.
La Festa di San Giuseppe nell’ennese
A Leonforte c’è una tradizione che dura da ben 4 secoli. In tutto il territorio, dall’8 al 19 Marzo, si imbandiscono tavolate che attraggono tanti turisti da ogni dove; a Valguarnera Caropepe, il 16 e il 17 si festeggia il Santo tra folklore e tradizioni e il 19 si assiste a una bella sfilata di cavalli e cavalieri in costume; a Catenanuova durante le due giornate del 18 e 19 Marzo si cantano tradizionali novene in dialetto che culminano con la processione del Santo; a Centuripe il 19 si assiste a funzioni religiose al termine delle quali viene distribuito il pane benedetto e non mancano le Tavolate, allestite per le vie del paese; ad Assoro, in data da stabilire ancora, si svolge (ogni sette anni) la “Sacra rappresentazione”.
Le festività di San Giuseppe in provincia di Caltanissetta
A Niscemi si svolge il 18 e il 19 una presentazione degli altari addobbati, come are votive, con veli e decori. Sono frutto di devozione e creatività con cui si vuole ringraziare il Santo per le grazie ricevute; a Sommatino il 19 si svolge la rappresentazione del “Tuppi Tuppi”, cioè il toc toc, il bussare alle varie locande, dopo la fuga in Egitto per sfuggire alle minacce di Erode.
La Festa di San Giuseppe nell’agrigentino
Ad Agrigento si fa festa il 18 e il 19. Alla vigilia, dopo l’Ascesa del Santo nella Cappella dell’altare Maggiore, si benedice la grande “Tavolata” che viene allestita nel salone della Parrocchia mentre il 19 la festa inizia con il festoso suono di campane, segue il pellegrinaggio di tanti devoti e la distribuzione della “Minestra di San Giuseppe”; a Siculiana si festeggia dal 16 al 19 con le novene. La domenica la ben nota “tuppuliata” per ricordare la fuga in Egitto durante la quale Maria e Giuseppe bussano alle locande per trovare riparo; a Campobello di Licata si festeggia il Santo per tutto il mese mentre il 19 si fanno le sfilate e la rappresentazione della Fuga in Egitto; a Ribera, dalla domenica precedente il 19, si assiste alla “Entrata dell’alloro” durante la quale sfilano, per le vie del paese uomini a cavallo. Poi segue, tra spari di mortaretti, tamburi e banda musicale, l’ingresso della “Stragula”, un’alta torre ricoperta di pane benedetto; a Caltabellotta, in data da confermare, si offrono, in degustazione piatti della tradizione che sono esposti sull’altare.
Festività di San Giuseppe nel trapanese
A Campobello di Mazara, dall’8 al 10 Marzo, viene allestito, a cura della Pro Loco, l’altare di San Giuseppe all’interno dello storico palazzo Accardi. Dal 18 al 19 invece si degustano i dolci tipici di Poggioreale; a Salemi dal 16 al 24 marzo la tradizione si ripete con “Le cene di San Giuseppe”. Tutti gli altari della città vengono addobbati con dei pani così belli da rendere Salemi famosa in tutto il mondo e farle meritare l’appellativo di “Citta dei pani”; a Marettimo, le celebrazioni durano dal 17 al 19 e hanno inizio con la novena. Il 19 si svolge il tradizionale rito delle “Alloggiate”, il pranzo di San Giuseppe e si distribuiscono i “cucciddrati”, ciambelle di pane, i “panuzzi”; a Gibellina dal 18 al 19 vengono addobbati gli “Altari” con i “cucciddrati” di pane e offerto il pranzo a tre bambini, “li virgineddi”; a Dattilo-Paceco si celebra l'”Ammitu” di San Giuseppe che è la manifestazione più tradizionale con tutti i suoi rituali e conserva un sapore antico; a Castelvetrano, la festa di San Giuseppe, come in tanti paesi della Sicilia, si svolge dal 18 al 19 e qui primeggia il pane che, da simbolo di alimento, si trasforma in opera d’arte tra fede, cultura e tradizione. Inoltre, in data da confermare, a disposizione in un’apposita mostra, è possibile seguire dei percorsi atti a diffondere la cultura dei “pani votivi”, in particolare nella Valle del Belìce.