Il re del baseball, Joe Di Maggio, marito di Marilyn Monroe era siciliano, di Isola delle Femmine
Diceva la mia mamma – “Mi sa che Joe Di Maggio era nostro parente”. E noi ridevamo, io e mia sorella, sapendo quanto la mamma viaggiasse di fantasia, quanto la sua voglia di conoscere la spingesse a sognare. Una vita appagante, serena, fatta di famiglia e di casa, come succedeva a quei tempi, un po’ per tutti, come succede ancora oggi per tanti. Ma lei aveva sete di sapere, forse perché la condizione del momento le aveva impedito di andare a scuola.
Lei che, autodidatta, leggeva i fogli del giornale col quale incartavano i pesci a mio papà che, tornando a casa dall’ufficio, passava da “chiazza” a comprarli. E spesso si lamentava, la mamma, perché gli articoli finivano a metà. Lei che viaggiava con Osvaldo Bevilacqua, lei che sapeva a memoria le nostre poesie, meglio di noi! Mamma! La persona più intelligente e aperta, moderna, curiosa e discreta che abbia mai conosciuto!
Detto questo della mia mamma non so da quale spezzone di giornale abbia letto qualcosa o dove l’abbia ascoltato! Lei sosteneva che, essendo il fratello di mio nonno, “U zu Matteu” , in America (zumatteudamerica, ci mancava solo l’hastag), ed essendo Di Maggio, cognome siciliano, quel tal marito di Marilyn Monroe, non si sa in nome di quale proprietà transitiva, poteva, doveva essere, nostro parente. Non c’era internet cui appellarsi, né Google, né Wikipedia! Oggi abbiamo cercato io e Peppe e … vuoi vedere che aveva ragione la mia mamma?
Joe Di Maggio, nato il 25 novembre 1914 (all’anagrafe Giuseppe Paolo Di Maggio) a Martinez in California, era quarto degli otto figli di Giuseppe e Rosalia Di Maggio, immigrati nel 1898 dall’Italia. Esattamente da Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, dove i Di Maggio erano stati pescatori per generazioni. Giunti negli Stati Uniti, si erano stabiliti, prima presso la comunità di pescatori di Martinez e, quando Joe aveva appena un anno, si trasferirono nel quartiere italiano di North Beach a San Francisco, nella speranza di poter praticare una pesca più proficua e raggiungere un miglior tenore di vita. Ma Joe dimostrava di non essere interessato alla vita da pescatore.
La sua prima esperienza nel baseball fu al campo vicino al pontile dei pescatori di North Beach, come terza base, quando aveva circa dieci anni e proseguì la sua carriera in grande ascesa fino a quando nel 1936 si unì ai NY Yankees con cui rimase fino alla fine della sua carriera (a parte una pausa forzata per la guerra), fino al 1951 anno del suo ritiro. Nel 1937 Di Maggio aveva incontrato l’attrice Dorothy Arnold sul set di un film, la sposò, e poi divorziarono nel 1944. Da lei ebbe l’unico figlio, Joe Junior. Durante la guerra scelse di arruolarsi finché venne congedato per motivi di salute e ritornò a giocare per gli Yankees.
L’incontro fra il “re del baseball” e Marilyn Monroe avvenne nel 1952, un anno dopo il ritiro di Joe da giocatore. L’incontro fu casuale, per mezzo di un amico comune.
Marilyn fu conquistata dall’eleganza e dalle buone maniere di quel signore. Incominciarono a vedersi molto spesso, anche se non era l’unico uomo con cui Marilyn usciva in quel momento e questo rendeva molto geloso Joe. La coppia Di Maggio-Monroe era lo scoop più ricercato dai giornali americani. Per la diva, i pettegolezzi e gli scandali furono manna che fecero salire gli ingaggi cinematografici.
Si sposarono in forma privata il 14 gennaio 1954 al Municipio di San Francisco negli uffici del giudice di pace Charles Peery, facendo impazzire l’intera nazione: lui il campione più amato, lei la diva più ammirata.
Nonostante la passione che li univa, la vita, le sregolatezze e le esibizioni della Monroe intaccarono il loro matrimonio già durante la luna di miele finché la sequenza della gonna svolazzante di “Quando la moglie è in vacanza” pose la parola fine alla loro unione con una lite furibonda. Divorziarono a meno di un anno dalle nozze.
Nonostante tutto, i due continuarono sempre a tenersi in contatto e Joe fu sempre molto vicino a Marilyn. Quando lei morì, fu lui ad organizzare i suoi funerali lasciando fuori i divi di Hollywood e le altre personalità politiche che la Monroe frequentava. Con pochi amici, lui e il figlio Joe Junior, seguirono il feretro della Monroe fino alla sepoltura, nel cimitero di Brentwood, vicino a Los Angeles e per 20 anni, Joe Di Maggio, fino alla sua morte, ha fatto deporre una dozzina di rose rosse tre volte alla settimana nella cripta dove l’amata era sepolta.
Il re del baseball tornò molte volte in Italia, recandosi spesso a visitare i parenti ad Isola delle Femmine. In molte occasioni fu coinvolto in iniziative di promozione del baseball in Italia. Morì l’8 marzo del 1999 a 85 anni.