Nel paradiso dei grifoni, un paesaggio magico. Il lago Maulazzo regala immagini per ogni stagione
Ci troviamo nel fantastico Parco dei Nebrodi, in provincia di Messina. Alle pendici del Monte Soro, nel comune di AIcara Li Fusi, borgo famoso per i grifoni ed per il rito pagano più antico d’Italia, il Muzzuni che si festeggia ogni anno per tutta la notte del 24 Giugno.
Qui, alla fine di un percorso che ad ogni stagione cambia aspetto e regala una magia inimmaginabile, è stato realizzato, negli anni ottanta, dal Corpo forestale della Regione Siciliana, il lago Maulazzo, un bacino artificiale, a 1.444 metri, sul livello del mare, grande circa cinque ettari, di rara bellezza, in un contesto naturalistico da togliere il fiato.
Un vero angolo di paradiso che, in inverno, si trasforma in magia quando il lago Maulazzo ghiaccia ed è la felicità per chi ama le ciaspolate e la neve, immersi in un paesaggio nordico. Molto apprezzato per gli amanti della fotografia perchè crea effetti a specchio quando il cielo si riflette nelle sue acque, tra nuvole e vegetazione intorno.
Siamo tra le rocche del Crasto, i luoghi più amati da chi pratica il trekking, dove è facile imbattersi in alberi maestosi, dove si può arrivare a piedi con un’agevole passeggiata di sette chilometri. Oppure a cavallo, in bici o anche in macchina con un fuoristrada.
Un’escursione al lago di Maulazzo può regalare l’opportunità di gustare piatti locali fermandosi in trattorie tipiche, dove apprezzare la cucina tradizionale come i maccheroni di grano duro e uova impastati a mano e trafilati con il “pastareddu”, conditi, a seconda del periodo, con castrato e pecora in estate, suino nero in inverno e immancabile spolverata di ricotta infornata o la tipica ricotta “tignusa”, cioè fatta stagionare al sole dopo la salatura. Non mancheranno contorni di funghi e grigliata di carne locale.