Si chiama “Il respiro del tempo. Meusa e quarumi”, ed è il nuovo documentario realizzato da EsperienzaSicilia.it, Impronta Magazine e Weglint, dedicato al mestiere di Gaetano “Pippo” Gioè, venditore di cibo di strada presso il mercato storico di Ballarò, a Palermo.
“Abbiamo riassunto in 10 minuti un’intera giornata di lavoro di Pippo, – scrive, sulla sua pagina Facebook, Lorenzo Mercurio, fondatore di EsperienzaSicilia.it – ma abbiamo anche avuto modo di confrontarci con un frammento di storia del mercato, osservando in che modo il contesto tendi a mutare nel tempo”.
“Meusa e quarumi – continua a scrivere Lorenzo – è un breve documentario che intende esaminare il particolare dell’attività di un singolo commerciante, anche per mezzo della sua stessa voce, per poter giungere infine a una visione più ampia. Il racconto video che qui vi proponiamo è fatto di suoni e immagini, di voci e colori, ma anche di vite vissute, di sguardi, di battute, di allusioni, di rapporti tra persone. Si tratta di un lavoro di cui andiamo particolarmente fieri”.
Ballarò rappresenta il mercato più antico e grande della città di Palermo. E’ frequentato giornalmente da migliaia di persone, che qui vengono ad acquistare le primizie provenienti dalle campagne intorno alla città. Caratteristiche le cosiddette “abbanniate“, i chiassosi richiami dei venditori che, con il loro colorito accento palermitano, cercano di attirare l’attenzione dei passanti. Ballarò è un mercato principalmente alimentare, dove è possibile acquistare frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, ma anche tanto street food, tipico palermitano, come le cipolle bollite o al forno, le panelle, le crocchè, il polpo bollito, il “quarume” e il panino con la “meusa”.