La Sicilia è una terra ricca di funghi: ecco dove andarli a cercare
Boschi e campagne sono i luoghi privilegiati per andare a funghi. A determinare come sarà la stagione dei funghi saranno le condizioni climatiche. Se l’autunno si presenta con giornate calde dopo un fine agosto piovoso, allora ci sono buoni auspici che sarà un’annata generosa.
Per andare a raccogliere funghi bisogna prima di tutto conoscere le regolamentazioni che variano da regione a regione. Intanto bisogna fornirsi del tesserino raccolta funghi che può essere richiesto da qualsiasi cittadino che abbia compiuto i 14 anni. Questi deve essere in possesso di un attestato da cui risulti che ha frequentato un corso di formazione micologica di almeno 12 ore. Ci sono magari regolamenti diversi tra le diverse province; inoltre il tesserino può avere una validità giornaliera, mensile o annuale, a discrezione del richiedente.
Cercare funghi vuol dire andare per boschi e campagne, essere dei buoni camminatori. Di buona regola si suggerisce di non addentrarsi in luoghi sconosciuti e da soli perché la ricerca dei funghi sia una bella giornata di spensieratezza. La raccolta dei funghi è spesso una passione improvvisata ed è bene non fidarsi troppo della propria esperienza. E perché questa giornata di gioia rimanga tale è buon auspicio ricordarsi che non tutti i funghi sono commestibili. Prima di utilizzarli è sempre bene fare controllare il proprio raccolto da un micologo professionista!
Gli Ispettorati micologici, istituiti presso le Asl, offrono questa consulenza gratuitamente e possono rappresentare un punto di riferimento anche in caso di avvelenamento.
Gli appassionati cercatori di funghi devono fornirsi di cestini per permettere alle spore dei funghi di cadere. Lo scopo è di dare vita ad altri funghi in un futuro prossimo. E’ consigliabile non fare man bassa, di tutto e di più. E’ auspicabile lasciar crescere quel fungo così piccolo; non è nemmeno un boccone. Magari è meglio fissare bene nella mente il posto e tornare fra qualche giorno.
Sono tanti in Sicilia i cercatori di funghi e allora ecco i luoghi principali verso i quali li indirizziamo. Nel parco delle Madonie, in quello dei Nebrodi e dell’Etna. All’interno del Parco dell’Etna, nella zona più umida del territorio del vulcano, denominata Giarrita. Nell’area B del Parco, è consentita la raccolta di funghi, anche se in quantità modeste. Di grande interesse, per la presenza di funghi di ogni genere, è la zona del Parco dei Nebrodi. Infine nelle Madonie la fa da padrone il pregiatissimo “pleurotus eringii”, comunemente noto come il fungo ferla (fungo di fella).
Mangiato fresco, arrostito, essiccato, sott’olio o cotto, questo particolare fungo mantiene intatte le sue proprietà organolettiche. Il gusto del fungo ferla crescendo sotto il finocchietto selvatico prende da questo un sapore unico. Si tratta di un prodotto assai ricercato e particolarmente apprezzato. Di anno in anno, continua a richiamare oltre 6000 visitatori provenienti da tutta la Sicilia. Soprattutto in occasione de “Il Fungo Ferla Fest”, un evento promosso dal Comune di Caltavuturo (PA) e dalla Pro Loco del paese. Un’occasione importante per le basse Madonie che promuovono, durante tale festa, i prodotti del territorio e le aziende produttrici locali, il tutto a beneficio dell’economia. Non mancano i funghi nella provincia di Trapani.
Certo qualcuno disposto alla raccolti di funghi in quanto mi ritrovo sempre solo.