Natura

Alloro: storia e leggenda di una pianta aromatica ricca di mille proprietà benefiche

L’alloro, della famiglia delle Lauraceae, è una pianta aromatica perenne, sempreverde, dalle foglie ovali e lucide, bella e profumata. E’ un arbusto ma può diventare albero se trova le condizioni ideali, diffuso nel mediterraneo sin dall’antichità. Molto apprezzato in cucina e in erboristeria, si presta bene come pianta ornamentale nei giardini per creare siepi che profumano l’ambiente e aiutano a tenere lontani gli insetti. Si è sempre ritenuto fosse una pianta portafortuna tanto da tenere alcune foglie in tasca al pari di un talismano magico e appendere corone di alloro alle porte delle case.

Simbolo di gloria e di successo, una corona, intrecciata con foglie d’alloro, veniva posta, soprattutto dai Romani, sul capo dei soldati che ritornavano vittoriosi dalle guerre; ornava anche il capo di poeti e letterati (la vediamo cingere la testa di Dante). Una corona d’alloro significava e ancora oggi significa onorificenza. Con il significato di vittoria oggi adorna il capo dei neolaureati a suggellare il successo alla fine di un percorso di studi. Ed ecco spiegata l’origine del termine laurea, dal latino “laurus”, appunto alloro, simbolo di trionfo!

La pianta dell’alloro offre, attraverso le sue foglie e le bacche, molti benefìci per la salute. Le foglie possono essere raccolte e utilizzate tutto l’anno e si possono utilizzare sia fresche che secche, mentre le bacche, che quando mature somigliano a piccole olive nere, si raccolgono tra ottobre e novembre. La ricchezza di vitamine (vitamina C, vitamina A, vitamine del gruppo B, come acido folico,) e sali minerali (tra cui potassio, ferro e magnesio) e di oli essenziali rendono questa pianta preziosa sia per fare infusi o per decotti.

Foto di CustonaciWeb

Si può creare l’olio di alloro ottimo per insaporire i cibi ma anche a scopo curativo per fare massaggi decontratturanti, o per la realizzazione di saponi, famoso il sapone di Aleppo, e altri prodotti di igiene e bellezza. L’alloro in cucina si usa in molte ricette, persino nella cottura del cous cous, per dare un tocco di sapore in più a diversi piatti o per renderli più digeribili.

Infatti tra le proprietà benefiche più note ci sono quelle offerte dalla preparazione dell’ “acqua vugghiuta” con foglie di “addauru” e buccia di limone per alleviare mal di stomaco o coliche e favorire la digestione.

Foto di CustonaciWeb

Poteva mancare la leggenda intorno alla pianta dell’alloro?

Si narra che la pianta di alloro sia arrivata sulla terra come conseguenza di un amore non corrisposto. Apollo, dio del sole, era innamorato di Dafne che, però, non ricambiava la sua passione. La bellissima fanciulla cercò di fuggire lontana da lui per chiedere aiuto a Gea, la dea della terra. Ma, quando Apollo stava per raggiungerla, Gea trasformò la Ninfa in un albero di alloro per salvarla dalle “grinfie” del suo spasimante. Da quel giorno l’albero di alloro divenne sacro ad Apollo tanto da vederne la sua effige raffigurata con una corona di alloro.

Le trame si ripetono, anche ai nostri tempi, con amori non corrisposti e conseguenti stalking e vendette ma tra gli dei, per fortuna, spunta l’immancabile intervento della manina pietosa che crea finali dal sapore, spesso, bucolico.

Un Commento

  1. Bellissimo l’articolo e bellissimo il libro delle leggende. L’ho comprato e l’ho letto tutto d’un fiato. Complimenti!

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