LeggendeNatura

Il Gelsomino, la pianta che profuma di Sicilia

Il gelsomino col bianco candore dei suoi fiori, il profumo intenso e il verde delle sue foglie immediatamente richiama alla mente la Sicilia. Con il nome gelsomino si indica per lo più il Jasminun Officinalis, o gelsomino comune. Per il suo colore bianco esprime il sentimento dell’amabilità e del candore d’animo, simboleggia da sempre l’idea della purezza e viene accostato alla figura della Madonna. Il gelsomino è una pianta originaria del Medio Oriente e dell’America meridionale, fiorisce a fine maggio, inizio giugno regalando un profumo straordinario Questa pianta rampicante cresce anche in modo spontaneo in diverse parti dell’isola, dove ha trovato una perfetta casa. Viene coltivato per adornare muri, graticci e pergolati. Ha bisogno di supporti e sostegni soprattutto quando si tratta di un gelsomino rampicante.

Proprietà

Il gelsomino non è solo apprezzato per il suo delizioso profumo ma per le innumerevoli proprietà che possiede. E’ un blando sedativo naturale, infatti l’olio di gelsomino viene utilizzato in aromaterapia per contrastare gli stati depressivi ed ansiosi, può lenire la tosse e aiutare nei disturbi respiratori, viene considerato un alleato delle donne per il sollievo dai dolori mestruali. Possiede, inoltre, capacità antiossidanti poiché contiene flavonoidi. In erboristeria i fiori di gelsomino vengono utilizzati per la produzione di saponi e creme anti rughe. L’olio essenziale ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti ed antibatteriche. Qualche goccia aggiunta ad una crema qualsiasi può apportare benefici in caso di brufoli.

Tra storia e leggenda

Furono gli Arabi a portarlo in Sicilia e in Spagna. Anche se si dice che a portare il gelsomino in Italia fu Cosimo I De’ Medici, nel 1500. Cosimo, innamorato di questo fiore al punto da volerlo solo per sé, ordinò ai suoi giardinieri di non regalarne a nessuno proibendone la diffusione fuori dai giardini granducali. Secondo una leggenda, un giovane giardiniere rubò una pianta e la regalò alla sua fidanzata, che la mise in terra e la accudì con tanto amore. La pianta crebbe e fece tanti fiori meravigliosi. I due fidanzati si sposarono e vissero felicemente, tanto che la tradizione vuole che le spose aggiungano un rametto di gelsomino al bouquet di nozze, in memoria della fortuna della ragazza vissuta al tempo dei Medici e come segno di buona fortuna e prosperità. Infatti nel linguaggio dei fiori, in Italia significa buona fortuna nel matrimonio, in Spagna simboleggia la sensualità, nei paesi arabi l’amore divino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button