Città

Caltagirone, patrimonio dell’Unesco, città della ceramica e dei cento presepi

Caltagirone, a 68 chilometri da Catania e a 608 metri sul livello del mare, domina la piana di Catania e di Gela, in una particolare posizione ad anfiteatro tra i Monti Iblei e i Monti Erei, si trova nella zona sud-orientale della Sicilia, denominata Val di Noto, terra del barocco. Il nome le fu dato dagli arabi, che con il termine Kalat al Giarun, collina dei vasi, vollero sottolineare la bellezza degli oggetti d’argilla riprodotti in quel territorio.

Esiste un fortissimo legame che lega Caltagirone alla lavorazione della ceramica. Un legame che comincia con la dominazione dei Greci e che, nel corso dei secoli, si è sempre più fortificato, fino a trasformare Caltagirone nella Città della Ceramica. La produzione artistica, che via via si è arricchita grazie alle dominazioni che si sono succedute nel suo territorio, oggi ha uno stile tutto suo riconoscibile. 
Tra gli oggetti più caratteristici e più apprezzati della produzione delle ceramiche a Caltagirone sicuramente spiccano le Teste di Moro oltre ai piatti, le maioliche, le mattonelle e i vasi caratteristici per le conserve.

Simbolo di Caltagirone la Scalinata di Santa Maria del Monte, composta da 142 gradini e lunga 130 metri, collega la piazza del municipio alla chiesa. È stata costruita nel 1606 per collegare la parte alta alla parte bassa della città, ed era formata da più tronconi. Nella seconda metà del 1800 è stata unificata e nel 1956 tutte le facciate dei gradini sono state decorate da piastrelle in maiolica. La salita, faticosa ma appagante, regala nei ripiani negozi e cortiletti e infine come premio una vista, dall’alto, che ripaga dalla fatica.

Nel mese di Maggio viene allestita l’infiorata nella scalinata e anche quest’anno, con tutte le necessarie misure di sicurezza, è stata realizzata. Durante la festa in onore di San Giacomo, il 24 e il 25 luglio, ed il 14 e 15 di agosto sulla scalinata vengono disposti dei lumini  “coppi” ad olio che formano disegni ornamentali sempre diversi, celebrando così la tradizionale Luminaria.

Presepe di Caltagirone – Foto di Marcobrivio.photo – Shutterstock

Caltagirone, patrimonio dell’Unesco dal 2002 come città tardo barocca del Val di Noto, offre un’immagine di ricchezza nel suo assetto architettonico ed urbanistico. E’ ricca di monumenti e palazzi sontuosi, come il Palazzo Gravina e la basilica normanna di San Giacomo (patrono della città), che si affacciano sulle due vie principali del centro storico, Corso Vittorio Emanuele e Via Roma. Da qui è possibile accedere al Museo Regionale della Ceramica.

Nella parte bassa della città, lungo la via che porta alla scalinata di Santa Maria del Monte si aprono numerose botteghe/laboratori dove i “cannatari” svolgono la loro attività, tramandata da generazione in generazione, che nel tempo si è perfezionata conservando, tuttavia, i motivi moreschi e i colori tipici della tradizione: turchino, verde ramino, giallo, oro, manganese. Oltre ad essere la Città della Ceramica, Caltagirone è anche la Città dei Presepi. Tantissime le botteghe che vendono personaggi del presepe aperti praticamente tutto l’anno. Dal 1998 esiste anche il Museo del Presepe, con oltre 2.500 pezzi provenienti da tutto il mondo e di varie dimensioni.

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