Arte

Palazzo Florio a Favignana, gioiello di stile, oggi sede del Consiglio comunale, di mostre ed eventi

Arrivati a Favignana, appena giù dal traghetto colpisce subito, per la sua imponenza e per la sua bellezza, Palazzo Florio, un vero gioiello per l’isola, realizzato in stile neogotico nella struttura esterna e in stile liberty negli arredi interni, che richiama subito alla mente atmosfere di mondanità gattopardiana.

Favignana, Villa Florio – Foto di Fabio Lotti – Shutterstock

Proprietà della ricca e potente famiglia Florio, che segnò la nascita della borghesia e seppe diffondere l’dea di impresa e industria nel Sud, il bellissimo edificio fu fatto costruire da Ignazio Florio senior, nel 1878, dopo aver acquistato le isole Egadi.

Fu eretto, su progetto dell’architetto e ingegnere palermitano Giuseppe Damiani Almeyda, là dove sorgeva un’antica torre che venne abbattuta. Lo stesso architetto, tra i più noti dell’epoca, ampliò e ristrutturò la tonnara, realizzando così lo stabilimento dove, per la prima volta, fu messo in atto il metodo per conservare e inscatolare il tonno.

C’era anche un percorso sotterraneo che collegava il Palazzo Florio a palazzo “I Pretti”, oggi albergo, che accoglieva le cucine, le scuderie e la servitù.

Con Ignazio Florio junior e la moglie, chiamata dai siciliani Donna Franca, fautrice della “Belle Époque siciliana”, il Palazzo divenne sede della mondanità dell’epoca, un vero e proprio salotto per l’isola di Favignana dove, durante la mattanza, venivano invitati tanti amici, rappresentanti di una certa élite che trascorreva, gran parte dell’anno, tra Palermo e Taormina.

Il palazzo Florio, oggi proprietà del Comune, è sede del Consiglio comunale, della Biblioteca comunale e dell’ufficio informazioni turistiche. Vi trovano spazio diverse mostre temporali e nei suoi giardini spesso si celebrano matrimoni civili.


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