I kaki, tutto quello che c’é da sapere sul più dolce frutto d’autunno
I cachi o kaki (altrimenti chiamati anche loto, in dialetto siciliano lodo), sono frutti autunnali dolcissimi che maturano in Ottobre. Chiamati frutto degli dei, hanno un colore particolare, un arancione brillante che illumina e colora i giardini, nei mesi in cui le piante hanno perso o stanno perdendo le foglie, e sono l’unico frutto che matura e persiste sulla pianta spoglia. E’ una pianta che può raggiungere grandi altezze, la sua provenienza è asiatica. In Italia giunse ai primi del 900 diffondendosi inizialmente nelle regioni del Sud e poi in tutta la penisola.
Le produzioni più significative attualmente sono in Sicilia con grandi quantità esportate anche all’estero. Esiste una varietà vaniglia con una polpa più compatta che somiglia alla mela tanto da darle l’appellattivo di caco-mela. L’albero vive in media 30-40 anni, e dà questi dolcissimi frutti a partire dal quarto anno.
I cachi sono composti dall’ 80 % di acqua, 12% da zuccheri e 3,6 % da fibre. Sono ricchi di minerali come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio e di vitamine A B C E. Essendo un frutto molto zuccherino è sconsigliato nelle diete ipocaloriche e per chi soffre di diabete, mentre è adatto per i bambini e gli sportivi proprio per le proprietà energizzanti, dovute agli zuccheri di cui abbonda.
Ecco i principali benefici dei cachi: rallentano l’invecchiamento cellulare, sono antinfiammatori, rafforzano il sistema immunitario e migliorano la pelle rendendola elastica. Contengono composti antiossidanti come flavonoidi e polifeoidi. Tra questi c’è l’ acido betulinico antitumorale e la vitamina C. Essendo inoltre ricchi di fibre, aiutano il transito intestinale; sono quindi lassativi oltre che diuretici ed aiutano chi soffre di gastrite e di reflusso.
I cachi possono essere raccolti ancora acerbi, per farli poi maturare lentamente mettendoli in una fruttiera assieme a delle mele o pere che rilasciano etilene, utile alla loro maturazione. Ma appena maturi vanno consumati in fretta in quanto si deteriorano facilmente, anche se conservati in frigorifero.