Graniti: il meraviglioso paesino siciliano trasformato in un museo a cielo aperto
Graniti è un comune di 1.500 abitanti, situato nella parte nord orientale della Sicilia, in provincia di Messina, all’inizio dei monti Peloritani, ad un’altitudine di 350 mt. sul livello del mare che nel punto più alto arriva ad oltre 1000 metri.
Il paesaggio è solcato dal fiume Alcantara, che si fa strada tra stretti passaggi e pareti altissime, nate da una colata lavica dell’Etna, del cui parco fluviale fa parte Graniti stesso. Si trova a metà strada tra Taormina e Giardini Naxos e la Valle dell’Alcantara, a due passi da Giarre, Castiglione di Sicilia, Aci Trezza, Aci Castello e l’Etna: dista circa 15 chilometri dal mare e 3 chilometri dalla Strada statale 185 di Sella Mandrazzi.
Una delle sue principali particolarità è la Pineta, bosco di pino domestico (Pinus pinea), Pino marittimo (Pinus pinaster) e Pino d’Aleppo (Pinus halepensis).
Per festeggiare San Sebastiano, il patrono del paese, nella prima domenica di agosto, si svolge per il paese, una processione molto suggestiva, accompagnata da un grande spettacolo pirotecnico con vari effetti scenografici; uno spettacolo unico e molto suggestivo nella Valle dell’Alcantara.
Ad arricchire e impreziosire il centro storico di Graniti, una serie di murales, circa 35, realizzati da artisti provenienti da ogni parte del mondo, che grazie ad ART Project Graniti & Graniti Murales, sotto la direzione artistica dell’hawaiano Richard Ralya, hanno trasformato il paese in un “museo a cielo aperto”.
L’idea è partita dall’imprenditore granitese-svizzero Salvatore Romano e sua moglie, per dare nuova vita e creare nuovi circuiti turistici nella propria cittadina. “Art Project Graniti” è un’associazione culturale senza scopo di lucro, nata per promuovere il paese attraverso l’arte, la creatività e i murales, la cui missione è ispirare, educare e stimolare la gente della valle dell’Alcantara, non solo Graniti.
Richard Ralya ha 50 anni ed è un uomo molto particolare, una di quelle persone che fa bene qualunque cosa faccia. Laureato negli States, artista, fotografo, ora artigiano sopraffino, ha vissuto in America, in Turchia e adesso in Sicilia.
La sua storia è molto particolare. Americano, di origini hawaiane, (ma non solo, anche cinesi) molto legato alle sue radici, in totale controtendenza con i giovani e meno giovani che lasciano il Sud Italia in generale, e la Sicilia in particolare, per cercare fortuna altrove, la Sicilia l’ha scelta come sua nuova patria. E ci sta benone.
Un paio di anni fa è stato a Graniti e da allora ha deciso di trasferirsi lì. Nel paese è stato letteralmente adottato dalla comunità locale e ha iniziato la sua nuova attività di artigianato “made in Italy” di altissimo livello. I suoi prodotti sono vere e proprie creazioni di design.
Il suo sogno è far progredire il suo brand Relje International e crescere in modo da trasferire la sua abilità magari riuscendo a coinvolgere giovani locali.
Straordinaria e coraggiosa la scelta in controtendenza. La Sicilia è gia’ bella di per sé ma ,se valorizzata anche attraverso queste modalita’, diventera’ sempre più coinvolgente e trampolino di lancio per tanti altri artisti.Alla grande!