Avvistata nelle acque antistanti la Riserva dello Zingaro la medusa Cassiopea
E’ stata avvistata nelle acque antistanti la Riserva dello Zingaro un esemplare di medusa Cassiopea. A documentarne lo straordinario incontro è stato l’appassionato di fotografia Vito La Sala.
Cambiamenti climatici, pesca intensiva, impoverimento delle specie ittiche che si nutrono di plancton sono i fattori che spingono sempre più spesso la bellissima medusa Cassiopea Mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) a frequentare le acque della Sicilia.
La Cassiopea è una medusa che può raggiungere i 35 cm di diametro; è grande ma non è pericolosa, anche se è comunque munita di cellule nematocisti, che utilizza per catturare le piccole prede. E’ coloratissima. Ha la forma di un ombrello con la sommità, simile a un bottone, di colore giallo e con la parte inferiore, come fosse un merletto arricciato, che assomiglia a un’infiorescenza dai pistilli blu violacei. E’ quasi sempre accompagnata da piccoli pesci che, appena nati, si uniscono a lei in una danza leggera e trovano rifugio e nutrimento fra i suoi tentacoli.
I pesci tuttavia non sono gli unici esseri a servirsi della medusa; lo splendido, quanto singolare colore dei suoi tentacoli, è dovuto alle Zooxantelle, alghe unicellulari che vivono in simbiosi con essa; assorbono il diossido di carbonio liberato dalla medusa e in cambio le forniscono particolari sostante nutrienti. Nonostante le grandi dimensioni, rispetto alle meduse che siamo abituati a incontrare, la Cassiopea non è urticante e, vista la sua importanza nell’ecosistema marino in quanto funge da filtro per l’acqua, gli esperti raccomandano vivamente di non catturarla.