Aprire un ombrello in casa porta male? Ecco come nasce la superstizione tramandata nel tempo
La superstizione, in parte ancora presente oggi, un po’ per ridere e un po’ per “non ci credo ma meglio evitare”, è una scappatoia piuttosto frequente e ancora oggi non passiamo sotto una scala, se ci attraversa la strada un gatto nero facciamo gli scongiuri, se si rompe uno specchio piangiamo disgrazie eccetera eccetera. E ricorriamo a gesti scaramantici che fanno parte di una coreografia assodata. Era infatti molto comune, in passato, per dare risposte a fatti non spiegabili, rifugiarsi in spiegazioni sovrannaturali fino a farle diventare una credenza popolare da tramandare negli anni.
Aprire un ombrello in casa si dice porti sfortuna. E’ questa una convinzione molto diffusa ma non si sa bene dove abbia origine questa superstizione. Cerchiamo la risposta tornando indietro nel tempo. Si dice che l’ombrello, una volta, non fosse un oggetto di uso comune; lo portavano i preti quando si recavano nelle case per dare l’estrema unzione ponendolo sopra il capo del morituro. E allora un ombrello aperto in casa si associa a un momento di lutto. Altra spiegazione, ricorrendo al periodo del paganesimo, vuole che il Dio Sole si opponesse all’apertura di un ombrello in casa dove è difficile che piova e lo considerava un’offesa per lui.
Scendendo più nel concreto, invece, si tramanda che l’ombrello si aprisse nelle case umili, case della povera gente, per puntellare i buchi dei soffitti dai quali entrava la pioggia. Quindi rappresentava la povertà ed aprirlo in casa dava il senso dell’indigenza ed è visto oggi come un malaugurio, quasi un augurare di diventare poveri! Oppure, ancora più comprensibile, si dice che potesse, con la punta, arrecare danno a chi fosse vicino nel momento di aprirlo in casa.
Insomma aprire un ombrello in casa porta sfortuna? Allora possa piovere a catinelle, ombrelli a sgocciolare chiusi, al massimo in eleganti porta ombrelli, possibilmente posti fuori dai luoghi chiusi. Meglio evitare, non si sa mai!