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Vendemmia 2022 in Sicilia: raccolta precoce per il gran caldo estivo ma all’insegna dell’alta qualità

In Sicilia la vendemmia inizia prima che in qualsiasi altra regione d’Italia ed è la più lunga in assoluto perché ci troviamo a vendemmiare in territori diversi che presentano aree climatiche, sia per differenti altitudini sia per l’influenza determinata dalla vicinanza del mare. La raccolta dei profumati grappoli ha una durata media di cento 100 circa. Quest’anno è cominciata addirittura ai primi di Agosto, partendo come sempre dalle province di Trapani, Palermo e parte della provincia di Agrigento; si concluderà a novembre nella zona etnea dove ci troviamo a vendemmiare a una quota che, in alcuni vigneti, raggiunge i 1300 metri sul livello del mare.

Dai primi rilievi risulta evidente l’alta qualità del raccolto (con interessanti risultati soprattutto per i vini rossi) che si avvicina, per quantità, ai volumi dello scorso anno. Gli agronomi e gli enologi rassicurano sullo stato di salute dell’uva nonostante quest’annata abbastanza anomala, piuttosto asciutta, che non ha registrato gelate invernali. Anzi, la carenza d’acqua e la scarsa umidità hanno protetto l’uva dalla diffusione delle malattie della vite.

La siccità, in Sicilia, incontra un prodotto “preparato” a questa evenienza dato che l’isola da sempre ha sofferto della scarsità di approvvigionamento idrico. I viticultori si sono orientati, da tempo, per fronteggiare la scarsità d’acqua, verso tecniche sostenibili, con potature adeguate, forme di allevamento e portinnesti capaci di fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici.

La prima raccolta, come ogni anno, è dell’uva-base spumante, poi si prosegue con le varietà internazionali come lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc per proseguire con i vitigni autoctoni.

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