Babbo Natale esiste davvero! Storia e leggenda del “nonnino” più amato da grandi e piccini
Vive in un bellissimo villaggio, circondato dai suoi amici elfi, nella lontana e freddissima Lapponia. È senza alcun dubbio il preferito in assoluto dai bambini: passa tutto l’anno a costruire i giocattoli che puntualmente, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, distribuisce in tutto il mondo grazie alla sua slitta volante e alle sue magiche renne. Lo riconosciamo grazie alla sua tradizionale “divisa” rossa e alla lunga barba bianca.
Ma siamo sicuri di conoscere veramente la storia di Babbo Natale?
Se ci dicessero che Babbo Natale esiste veramente, ci credereste? Ogni leggenda ha sempre un fondo di verità. Certo, sappiamo bene che non esiste un nonnino vestito di rosso con la barba bianca che vola su una slitta magica trainata da renne, eppure, non è completamente falso. Babbo Natale è esistito veramente! Le sue origini risalgono a un vescovo vissuto a Myra nel IV secolo, difensore della cristianità in epoca di persecuzioni, diventato il Santa Claus dei paesi anglosassoni e il Nikolaus della Germania che a Natale porta regali ai bambini. Ogni popolo lo ha fatto proprio, vedendolo sotto una luce diversa, pur conservandogli le caratteristiche fondamentali, prima fra tutte quella di difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie.
Divenuto con il passare del tempo San Nicola è considerato oggi il protettore dei bambini. La figura di San Nicola è circondata da una serie di leggende che lo hanno reso molto popolare in tutto il mondo. Si narra che il santo regalò dei sacchi pieni di legna ad alcuni poveri orfanelli, che a causa della mancanza di denaro, da giorni non riuscivano a comprare la legna per accendere la stufa. I poveri bambini rischiavano di essere sfrattati e buttati per strada per via della chiusura dell’orfanotrofio se nessuno si fosse preso cura di loro. La storia narra che la notte di Natale, quando il più piccolo dei bambini andò per prendere l’ultimo pezzo di legna rimasto per alimentare la stufa, trovò i sacchi stracolmi di monete d’oro, giocattoli e caramelle, scongiurando così per sempre la chiusura del ricovero per gli orfanelli. Da allora San Nicola diventò il Santo protettore dei bambini, che, la notte della vigilia di Natale, a cavallo della sua magica slitta, porta doni ai piccoli di tutto il mondo.
Una “scristianizzazione”, segno della sua grande popolarità, la si ebbe nei primi anni del 1800, quando San Nikolaus (da cui Santa Claus) grazie a una poesia di Clement Clarke Moore del 1823 intitolata «Una visita di San Nicola» (conosciuta anche come «La notte prima di Natale»), per la prima appare come un buffo signore dalla pancia rotonda e dalle guance rubiconde, atterra sopra i tetti a bordo di una slitta trainata da otto renne e viene giù dal camino col suo sacco pieno di regali in spalla. Allora diventò il Babbo Natale che tutti conosciamo.
Una delle sue rappresentazioni più famose è quella legata alla pubblicità della Coca Cola dove appare allegro e pacioccone, con un vestito rosso, panciuto e con la barba bianca, che viaggia nel cielo su una slitta trainata dalle renne, immagine che si contende con l’autore della su citata poesia!