Arte

Trapani, capitale nel mondo dei presepi in corallo

Nel mare di Trapani prima e di San Vito Lo Capo poi, intorno al XIV secolo, furono scoperte intere miniere di corallo e ciò diede il via alla lavorazione del pregiato minerale; dopo un’attenta pulitura dello stesso, si cominciò a realizzare piccoli oggetti in serie. Solo più avanti gli artigiani del corallo elevarono il loro manufatto ad opera d’arte quando cominciarono a creare opere di grande valore artistico, vere e proprie sculture e piccole composizioni ambientate in scenografie con sfondi aderenti, nello stile, all’arte barocca.

Trapani, museo Pepoli – Presepe in corallo – Foto di Custonaciweb.it

Ed ecco che il semplice corallaro divenne scultore nella sua capacità di lavorare il “fiore degli abissi”, il rosso corallo, nel dargli l’anima creando statuine, personaggi e figure di Madonne, Santi e Crocifissi. Lo stesso artigiano scultore, con opportune ambientazioni scenografiche, divenne architetto.

Trapani, museo Pepoli – Presepe in materiali marini – Andrea Tipa (1725-1766) – Foto di Custonaciweb.it

La passione per il corallo e la devozione religiosa crebbero a braccetto e a Natale, con l’usanza delle composizioni presepiali, tale arte fu rivolta, soprattutto, all’allestimento di presepi e, oltre al corallo, si aggiunsero altri materiali come alabastro, legno, rame dorato e argento. Furono soprattutto le famiglie della ricca borghesia che, nei secoli XVII e XVIII, commissionavano tali pregiate opere d’arte da esibire ad amici e visitatori. Molte opere votive furono destinate alle chiese e divennero opere di culto da comprare a ricordo.

Presepe in corallo, opera del Maestro del corallo Platimiro Fiorenza – Foto di CustonaciWeb

I maestri corollari trapanesi avevano bottega in via degli Scultori, oggi via Torrearsa. Crearono veri e propri capolavori che sono ospitati in numerosi musei e collezioni private, sia in Italia che all’estero. A Trapani tali opere, di elevato pregio artistico, sono custodite ed esposte al Museo Regionale “Conte Agostino Pepoli” presso il convento Carmelitano del ‘300, edificio che fu rimaneggiato nello stile come espressione del barocco siciliano.

Trapani, museo Pepoli – Presepe in materiali marini – Foto di Custonaciweb.it

Il Museo Pepoli ospita, all’interno di sale appositamente dedicate all’”arte in rosso” dei “mastri curaddari”, rari pezzi di autentica bravura: i presepi delle ricche famiglie nobili. Tra i tanti artigiani, rimasti anonimi, spicca il nome del maestro Giuseppe Tipa che, con i figli Andrea e Alberto, fu grande artista del corallo, attivo a Trapani all’inizio del ‘700, autore di presepi di rara bellezza che soleva arricchire con alabastro, conchiglie e pezzi di madreperla.

Il Museo Pepoli è uno dei pochi musei in Sicilia a possedere una raccolta di presepi di alta qualità, oltre ad altri oggetti con corallo; cammei e manufatti di materiali pregiati che sono stati significativi della vita culturale ed economica della città in quel periodo storico, testimonianza di un ingegnoso fervore artistico e artigianale di raro pregio che resero Trapani famosa nel mondo.

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