Castelli

Marettimo. Il Castello di Punta Troia e la tremenda fossa, la prigione dove si veniva sepolti vivi

Sul suggestivo promontorio di Punta Troia, a 116 metri dal livello del mare, sorge il caratteristico castello omonimo, tappa imperdibile per chi decide di visitare la meravigliosa isola di Marettimo. Dedicare qualche ora del vostro soggiorno a Marettimo, alla visita di questo affascinante monumento, vi darà la possibilità di scoprire il passato dell’isola e di godere di un panorama davvero straordinario.

Distante circa 3,5 km dal centro abitato dell’isola, Punta Troia è raggiungibile percorrendo un comodo sentiero sterrato tra la macchia mediterranea, ideale per chi ama passeggiare in montagna. Un’esperienza a tratti mistica che vi lascerà estasiati. Per chi vuole godere di tutte le comodità della vacanza invece, è possibile salpare dal piccolo porto dell’isola e raggiungere in barca il castello.

Furono per primi i saraceni, intorno al IX secolo a costruire in questo luogo una torre di avvistamento sul mare. Gli spagnoli poi, nel XVII secolo ampliarono la fortificazione dando al castello la forma attuale. Il piano inferiore è formato da un unico ambiente, mentre il piano superiore è suddiviso in stanze.

All’interno del castello si trova “la tremenda fossa”. Una cavità, profonda circa sette metri, senza porte o finestre, costruita dagli spagnoli inizialmente come cisterna per la raccolta dell’acqua e successivamente svuotata e trasformata dagli stessi in prigione. Era un luogo tremendo, citato nei diari di diversi prigionieri, dissidenti politici, che ne danno una descrizione accurata: profonda circa sette metri, senza porte o finestre.

Castello di Punta Troia – Marettimo – Foto di Alfredo Li Voti

I prigionieri all’interno della fossa erano come sepolti vivi, calati dall’alto con delle corde, venivano chiusi all’interno del fosso mediante un grosso blocco di pietra. I carcerati avevano i piedi legati con delle catene e vivevano nella quasi totale mancanza di aria e luce. Durante le due guerre mondiali il castello fu usato come presidio militare e successivamente abbandonato.

Il castello di Punta Troia ospita oggi al suo interno il Museo delle Carceri di Punta Troia e l’Osservatorio per la Foca Monaca dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

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