Territorio

Ritorna in Sicilia per scommettere sul turismo: Flavio trasforma le proprietà di famiglia nel 1° B&b di Sclafani Bagni

Incastonato, come un solitario, tra i monti e il cielo, a sfiorare le nuvole, con i suoi poco più di 400 abitanti, Sclafani Bagni, è il più piccolo paese delle Madonie, in provincia di Palermo. Forse il suo nome è dovuto agli effetti benefici delle sue acque termali (Sclafani da Esculapio, dio della medicina?) o più verosimilmente deriva dalla famiglia degli Sclafani, di origine tedesca, venuta in Sicilia al seguito dei Normanni.

Rimane il fatto che questo paese è un piccolo gioiello, dove l’acqua solfo-bromo-jodica, che sgorga spontaneamente alla temperatura di 37°, un tempo manna per lo stabilimento termale, oggi in abbandono, raggiunge la piccola pozza naturale in pietra dove è possibile fare il bagno e dove trovano, o meglio trovavano, refrigerio e sollievo, i “viandanti” che vi giungevano percorrendo la Via Francigena Siciliana, quella che da Palermo porta a Messina, nella variante montana, tappa, quella di Sclafani Bagni, al momento sospesa dal percorso.

B&b Porta Soprana

Proprio qui, a Sclafani Bagni, il piccolo borgo medievale, dalle vaste potenzialità territoriali, che fu tappa della gloriosa corsa della Targa Florio, dove, sistemando la viabilità, si potrebbe raggiungere a piedi la riserva naturale Orientata Bosco Favara e Bosco Granza, dove lo Stabilimento Termale potrebbe ritornare ai suoi antichi splendori, Flavio Serio, dopo aver navigato sulle petroliere, ha deciso di fare il salto di qualità e ha vinto la sua scommessa: quella di ritornare a casa e investire nel suo paese, giusto nel periodo in cui si invocava il turismo di prossimità, per la situazione pandemica e per sostenere l’economia locale.

Quale migliore occasione per mettere le ali al suo vecchio sogno? Così Flavio Serio, trentenne, con 10 anni di lavoro all’estero, torna a Sclafani Bagni e decide di trasformare le vecchie case e le stalle di famiglia in una struttura ricettiva moderna ed internazionale che comincia ad accogliere stranieri, grazie all’aiuto dei social e delle nuove reti di promozione. Una vera e propria Spa, a pochi passi dal castello medievale,  dove si viene accolti in famiglia. In quella Sicilia un po’ nascosta, fuori dal chiasso, regno di ruralità e paesaggi agricoli, dove, assieme al silenzio e all’aria pulita, si respira genuinità, gentilezza, accoglienza e si gustano sapori antichi, non solo gastronomici.

Così racconta Flavio, nella pagina facebook dedicata alla struttura- “Per me Porta Soprana (il B&B) rappresenta oltre che la realizzazione di un complesso progetto maturato e trasformatosi nel corso degli anni, una sfida quasi personale da portare avanti con l’amore di chi vuole restare a tutti i costi nei luoghi del cuore e non si vuol piegare allo stile di vita, quasi obbligato, dei tempi moderni”.

La speranza e l’auspicio di Flavio sono quelli di vedere tornare all’antico splendore le Terme, di poter usufruire di strade e infrastrutture funzionali, di ritrovare ripristinata la tappa della Via Francigena; tutto ciò garantirebbe un afflusso maggiore di turisti cui regalare vacanze esperenziali, intrise di racconti di storia e di storie, e paesaggi intatti, lontani dal traffico e dallo stress, dove regna sovrana la natura. Ma, soprattutto, Flavio sogna di veder ripopolato il suo paese con una sana ambizione: assistere a una ripresa economica che punti sul territorio e sulle sue molteplici potenzialità.

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