Felice Scirè, l’ultimo pittore di carretti siciliani. Una vita tra la Sicilia, la Svizzera e l’Australia
Si chiama Felice Scirè ed è l’ultimo pittore di carretti siciliani ancora in vita. Allievo della “scuola” della famiglia Ducato di Bagheria, una delle più importanti botteghe di decorazione dei carretti siciliani, Felice, ha trasformato la sua casa di Castelvetrano, in provincia di Trapani, in un laboratorio di pittura e d’esposizione, affinché non venga persa la memoria di questa importante arte e di questi suoi splendidi esemplari.
“A 5 anni – racconta in un’intervista apparsa sull’Ansa – ho iniziato a seguire mio papà Tommaso che frequentava già Michele e Domenico Ducato, li vedevo dipingere e così ho imparato manualità, l’uso dei colori e le tecniche. Abbandonai la scuola per dedicarmi all’artigianato, così a 12 anni divenni allievo della bottega Ducato di Bagheria. Ho conosciuto Renato Guttuso e ho ancora lucidi i ricordi di quando lui dipingeva e io, giovane apprendista, gli tenevo la tavola coi colori”.
Nel secondo dopoguerra Scirè emigra per cercare fortuna in Svizzera, li trascorre 15 anni della sua vita senza mai trascurare questa sua passione. “La nostalgia della mia patria, la Sicilia, mi assaliva ogni giorno – racconta Scirè – volevo sempre tornare qui, mi mancavano i profumi dei limoni, i colori delle campagne e del mare”.
Gli ultimi anni di lavoro, prima di far rientro in Italia per la pensione, li trascorre in Australia sempre come artigiano. Anche li Felice non dimentica i colori della sua terra e riempie le sue giornate dipingendo, compra una Cadillac e la pittura come un carretto, facendola diventare una vera attrazione.
“Non ho mai smesso di dipingere – spiega- sia antichi carretti siciliani ma anche tegole e tele. Come in Australia anche qui ho decorato a mano 5 Fiat 500, ho realizzato tre copie della ‘Vucciria’ di Guttuso e, in questi giorni, ho completato la decorazione di un cassone di treruote dove è raffigurata la mattanza di Favignana, che mi è stato commissionato da un appassionato di Messina”.
Un’arte molto antica, quella della pittura dei carretti siciliani, oramai quasi scomparsa. “Mi alzo anche la notte per dipingere, – racconta Felice – quando ho l’ispirazione prendo pennelli e colori in mano e inizio, così nascono storie e scene epiche su tele e sponde di carretti. Vorrei tanto insegnarla a qualche giovane appassionato, ma nessuno vuole fare più l’apprendista così come ho fatto io con mio padre e la famiglia Ducato”.
Sono rimasto affascinato dalla sua pervicacia vena artistica e dalle traordinarie opere.
Vorrei conoscerlo! Qualcuno è in grado di fornirmi un recapito telefonico?