Cefalù la perla del mediterraneo. Storia millenaria e mare da sogno
Cefalù, splendida cittadina balneare in provincia di Palermo, ai piedi di un promontorio roccioso, si affaccia su uno dei mari più belli e più frequentati da turisti di tutto il mondo. La sua storia è avvolta dalla mitologia che racconta sia stata abitata dai Giganti, discendenti da Noè, o ancora fondata da Sicani (tra il 3000 ed il 2700 a. C.) o da Fenici.
I fenici l’avrebbero chiamata Ras Melkart, promontorio di Ercole. Si racconta che a Cefalù l’eroe abbia costruito un tempio dedicato al padre Giove. Ancora si racconta che qui Dafni, che ci fa assaporare la gioia della poesia pastorale, reso cieco, venne trasformato, dalla pietà del padre Mercurio, in quella roccia che avrebbe forma umana.
In greco Kephaloidion, grande crocevia del mediterraneo, la cittadina godette di un periodo prosperoso grazie ai popoli che vi transitavano già dalla fine del V secolo a.C. Nel 396 a.C. Imilcone, Generale Cartaginese si alleò con gli abitanti di Cefalù; successivamente, nel 307 a.C. la Città venne conquistata dai Siracusani e assegnata al governatorato di Leptine. Nel 254 a.C. fu conquistata dai Romani diventando, poi, Città Decumana con il nome latino di Cephaloedium.
Ovunque visibili i sistemi viari del periodo ellenistico-romano. Vi sono tracce della dominazione dell’Impero Romano d’Occidente, dei Vandali e dei Goti, dell’Impero d’Oriente, poi degli Arabi e quindi dei Normanni. Visibili alcune tracce lasciate dai Bizantini (resti di fortificazioni). Negli usi e costumi riconosciamo influenze arabe, magnifiche e monumentali sono i resti della dominazione normanna.
Il Gran Conte Ruggero nel 1063 prese possesso della Città e suo figlio, Ruggero II, riconsegnò definitivamente Cefalù alla Cristianità, fondando, prima, la Chiesa di S. Giorgio (1129) e, poi, la Basilica Cattedrale (1131), il Duomo di Cefalù, oggi ritenuto uno dei più alti esempi di arte normanna in Sicilia e dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 2015. Venne fatto costruire, a seguito del voto fatto da Ruggero II, quando, colto da un’improvvisa terribile tempesta, promise di costruire una Cattedrale nel luogo dove si fosse salvato.
Oggi Cefalù, all’interno del Parco delle Madonie, è un importantissimo centro naturalistico, storico e turistico-balneare. Di grande interesse turistico è anche il tempio di Diana, un santuario realizzato in un edificio megalitico, sovrastato da lastre di pietra dolmen dove trova spazio anche una cisterna risalente al IX secolo a.C. e il lavatoio medioevale famoso per una scalinata in pietra lavica e per numerose vasche nelle quali viene raccolta l’acqua che scorre dalle 22 teste di leone sovrastanti.
Quindi Cefalù racchiude storia, arte e mare con alcune tra le spiagge più belle di tutta la Sicilia, visitata ogni anno da turisti di tutto il mondo.