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La Cattedrale di Catania: un patrimonio di storia, arte e fede, tutto da scoprire

Il simbolo di un'identità culturale e religiosa consolidata nei secoli

La Cattedrale di Catania è uno dei monumenti più emblematici della città, situata maestosamente su Piazza Duomo, una delle piazze tardo-barocche più importanti della Sicilia a pochi passi dallo storico e vivacissimo mercato del pesce.

La Cattedrale di Catania

L’impianto originario della Cattedrale di Sant’Agata fu edificato da Ruggero I d’Altavilla nel 1094. Dedicata alla patrona di Catania, la basilica venne costruita sulle rovine delle antiche terme Achilliane, utilizzando la pietra lavica proveniente dall’anfiteatro e dal teatro romano di età imperiale. Dopo il terremoto del 1693, che ne distrusse gran parte, l’attuale struttura fu ricostruita dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini tra il 1733 e il 1761, preservando elementi dell’edificio originario come il transetto e le absidi.

La cattedrale di Catania è caratterizzata da una maestosa facciata, davanti alla quale si trova una grande balaustra ornata da statue ottocentesche di santi. All’interno, la struttura a croce latina è divisa in tre navate e ospita opere significative, come l’affresco di Giovan Battista Corradini, nell’abside centrale, che celebra l’Incoronazione di Sant’Agata. Nella navata destra si trova il monumento funebre a Vincenzo Bellini mentre nell’abside destra si apre la cappella di Sant’Agata, che custodisce le sue reliquie. La cattedrale ospita anche le tombe di numerosi reali normanni, svevi e aragonesi.

Nella sacrestia si trova un affresco di Platania che rappresenta l’eruzione dell’Etna nel 1669 mentre, nel cortile del palazzo arcivescovile, è possibile ammirare le murature delle originarie absidi normanne.

Interno della Cattedrale di Catania
Interno della Cattedrale di Catania – Foto di dmitr86 – Depositphotos.com

Le reliquie di Sant’Agata

La Cattedrale di Catania ospita numerose reliquie di Sant’Agata. Esse sono custodite all’interno del sacello di Sant’Agata e possono essere ammirate solo durante le festività agatine. Queste includono la calotta cranica della santa, conservata all’interno di un busto reliquiario in argento sbalzato e altre parti del corpo, come i femori, le mani, i piedi, una mammella e il sacro velo conservate all’interno di reliquiari antropomorfi. Quest’ultimi sono conservati a loro volta all’interno di uno scrigno reliquiario in argento sbalzato e cesellato.

Reliquiario di Sant’Agata – Foto di Giuseppe Lombardo – Shutterstock

La scritta ammonitrice sul portale della cattedrale

Sul portale sinistro della cattedrale di Catania si trova l’acrostico «NOPAQUIE», interpretata come “Noli offendere patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est”. Questo riferimento si collega a una leggenda sui miracoli di Sant’Agata e al suo legame con Federico II di Svevia. Nel 1231, Federico II ordinò la distruzione di Catania, città ribelle. Prima dell’esecuzione dell’ordine, i catanesi chiesero di celebrare un’ultima messa in cattedrale. Durante la funzione, Federico II si bloccò e cambiò idea quando miracolosamente trovò sul suo libro di preghiere la scritta che lo ammoniva di non offendere il paese di Agata, definita “vendicatrice di ogni ingiustizia”.

La Cattedrale di Catania non è solo un luogo di culto, ma un importante punto di riferimento culturale e storico, ricco di storia e opere d’arte. Senza dubbio una tappa imperdibile per chi visita Catania.

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