Woodvivors – L’Italia a passo di mulo. Il docufilm ideato da un giovane palermitano
“Woodvivors – L’Italia a passo di mulo” è un progetto nato nel 2016 da un’idea di Francesco Paolo Lanzino. L’obiettivo è di creare un film documentaristico in grado di dare risalto ad una realtà dimenticata, l’Italia rurale, raccogliendo le testimonianze dei protagonisti di quel mondo prima che vadano perse per sempre.
I membri del team percorreranno un viaggio di 2.500 km, per circa 6 mesi, a passo di mulo, dall’estremo sud siciliano alle alpi piemontesi, attraverso l’anima rurale e appenninica dell’Italia, riportando alla luce le radici contadine del nostro territorio, apparentemente lontanissime da noi ma attualissime in molte realtà del Paese.
Il film vedrà come protagonisti braccianti e vecchi artigiani, documentando così gli antichi mestieri, perfezionati in secoli di esercizio, e le condizioni di vita di chi li pratica. Una testimonianza della cultura non scritta, espressa da ricette, melodie, danze, costumi e superstizioni che non devono scomparire ma essere studiate e riscoperte all’interno di un contesto moderno.
Una vera e propria ricerca storica, economica e antropologica sul campo, per la realizzazione di un film/documentario che riesca a produrre uno studio completo sugli antichi lavori e su chi li pratica lontano dalle grandi città, con la speranza di impedirne la scomparsa.
Per finanziare il film, il 2 gennaio è stata aperta una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, la prima piattaforma di crowdfunding nata in Italia e che rappresenta la più grande community sul territorio nazionale del crowdfunding reward based e donation, oltre ad essere una delle tra le principali realtà europee nel panorama della sharing economy.
Il team
Francesco Paolo Lanzino: regista e fonico.
Nato a Palermo classe 1993. Sin da bambino pratica la vela che lo porta a sviluppare un gran feeling con gli sport outdoor e ad approfondire materie come la metereologia e la cartografia. Diplomato al liceo scientifico di Palermo, frequenta il corso di musica elettronica del conservatorio Vincenzo Bellini e, contemporaneamente, inizia a suonare dal vivo e incidere album in varie band della scena palermitana. Nel 2016 da il via al progetto Woodvivors e a settembre 2017 vince il campionato del mondo Platu25 nella categoria under 25. Continua a lavorare al progetto Woodvivors avviando rapporti di collaborazione per la produzione; nel frattempo si dedica ad alcune esperienze lavorative che lo stimolano alla stesura dello script del documentario: si trasferisce dapprima sulle Madonie dove lavora presso un caseificio artigianale e apprende l’arte della pastorizia e della caseificazione, successivamente passa una stagione a Pantelleria per lavorare alla vendemmia e alla vinificazione dell’uva Zibibbo e del passito di Pantelleria, coltivazione DOC dell’isola
Ellev Derks: antropologa.
Ellev Derks è un’antropologa visuale di Amsterdam. Si è laureata nel 2017 in Liberal Arts and Sciences all’Università di Utrecht e ha continuato la specialistica di antropologia visuale all’università di Amsterdam nel 2018, studiando 6 mesi alla Sapienza di Roma. Ha lavorato come redattrice di una rivista antropologica prima di iniziare a rapportarsi con il mondo filmico/cinematografico. Attualmente lavora con video/film per creare documentari antropologici, girando il suo primo film a Palermo. È curiosa e non vede l’ora di conoscere meglio una Italia fatta di tradizioni e pratiche della campagna. Vede questo viaggio come un’opportunita di combinare la passione per l’antropologia con la sua ricerca personale.
Marco Comerio: film-maker e fondatore di Crooner Films.
Classe 1989. “Un videomaker con il cuore d’artista e la mente da architetto”: così lo hanno definito. E non hanno tutti i torti! Le due facce di questa medaglia sono utili nel suo lavoro in quanto gli permettono di essere creativo ma allo stesso tempo di rimanere con i piedi per terra ottenendo una gestione differente del lavoro e la realizzazione più adeguata ai suoi progetti. Il suo percorso di studi, per l’appunto, ha seguito gli aspetti più tecnici/progettuali applicati al mondo dell’arte, laurendosi in Nuove Tecnologie Applicate all’Arte. Nel 2014 decide di aprire Crooner Films, la sua casa di produzione per audiovisivi con l’ obiettivo di sviluppare ogni giorno prodotti molto differenti tra loro, passando da videoclip musicali, spot pubblicitari, documentari e qualsiasi altro progetto che gli venga proposto. Il suo obiettivo è quello di raccontare storie, le vostre storie. Quello che avete letto fino ad ora è come è inziata la sua.
Martino Coffa: direttore tecnico e fondatore di Recipient.cc.
Martino Coffa è il fondatore di Recipient.cc: è un tech savy, un curioso. Per questo ama imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. La sua passione sono la tecnologia, l’arte e la musica ma ultimamente ha deciso di cercare se stesso attraverso la natura e di utilizzare le sue conoscenze tecnologiche al servizio di quest’ultima.
Manfredi Agnello: sound designer e compositore.
Manfredi Agnello, nato a Palermo nell’agosto del 1990, ha studiato medicina, laureandosi e praticando quotidianamente. Vive in campagna a contatto con la natura, in armonia con la terra ed i suoi animali. Appassionato di letteratura, fotografia e musica, nel 2017 ha fondato il gruppo musicale Agnello. La sua attività professionale di medico e quella di musicista gli permettono entrambe di girare la sua isola e l’Italia intera.
Sara Jaralla: location manager
Sara Jaralla, nata a Palermo nel 1992. Nel 2013 si trasferisce a Bologna e da allora ha impegnato gli ultimi 7 anni a girare le regioni d’Italia alla scoperta delle diverse tradizioni che caratterizzano la moltitudine culturale della penisola, portando con sé il bagaglio fornito dalla sua meravigliosa isola, la Sicilia.
Dal 2017, in particolar modo, entra nel mondo delle arti visive e delle autoproduzioni. In un periodo storico in cui le radici e la cultura vengono rivendicati come elementi divisori lei, che nasce dall’incontro di due culture, mamma siciliana e papà irakeno, intende conoscere e far conoscere le moltitudini culturali come elemento di integrazione, confronto, crescita e inclusione.