Sicilia, una suggestiva piramide affacciata sul mare che guarda le isole Eolie
Non si finisce mai di sorprendersi in Sicilia. A Motta d’Affermo, in provincia di Messina, in un’altura dalla quale si possono ammirare le isole Eolie, si trova una grandissima scultura di Mauro Staccioli, realizzata nel 2010, nota come Piramide 38° Parallelo.
Si tratta di un vero e proprio gigante; un’opera d’arte di grande significato, un tetraedro cavo dell’altezza di 30 metri. E’ stata realizzata con centinaia di lastre in acciaio corten, un materiale particolare che ha la caratteristica di ossidarsi al contatto con l’aria e quindi di diventare di un colore bruno intenso.
La caratteristica del materiale e la strategica posizione consentono, a tale monumento, di accendersi al tramonto con i colori caldi del rosso e, attraverso una fessura sullo spigolo che guarda Cefalù, la luce degli ultimi raggi, al calar del sole, rende incandescente l’interno della Piramide. E mentre cala il buio sembra che la Piramide voglia richiamare “l’Uomo al risveglio della coscienza”.
Quest’opera riesce, per effetto del calore sulle strutture d’acciaio, a creare dei suoni nel momento in cui l’acciaio si raffredda e produce delle vibrazioni che risuonano nell’etere come “sonorità cosmiche, vibrazioni di Conoscenza”, così definite da Presti. All’interno dell’opera, a creare una spirale, ci sono vecchie pietre ferrose corrose dal mare quando l’altura era ancora sommersa dalle acque .
L’artista, che ha realizzato tale opera, si pose l’obiettivo di affiancare l’orizzontalità, data dalle pietre in spirale, che rappresentano il ciclo vita-morte, e la verticalità che parte dal centro e va verso il vertice in un significativo simbolo che unisce terra e cielo. Quindi i due aspetti della vita: quella terrena e quella trascendente, oltre la morte. Una ricerca continua per dare un giusto significato alla vita che tende al raggiungimento dell’eterno equilibrio.