Il pane “cunzatu” di Scopello incontra il tonno affumicato e diventa poesia
Certo che Scopello, dal greco Scopelos, letteralmente scogli, non può non richiamare alla mente il suo splendido scorcio con i faraglioni, il suo mare limpido, la sua vecchia tonnara, luoghi meravigliosi dove sono state girate avventure e azioni da film che l’hanno immortalato. Appena oltrepassata quella visione di mare blu ecco spuntare il suo borgo medievale, bellissimo dentro un baglio rimasto intatto.
E lo sguardo viene calamitato dalla bottega di Giuseppe Scuderi, un alimentari ubicato a pochi passi dalla piazza, appena fuori dal baglio da dove si sente provenire un’armonia di fraganze che attirano come una calamita.
Tra le specialità di Scopello, da sempre “u pani cunzatu”, ma si sa che noi siciliani col verbo “cunzare” facciamo tante cose. Rimanendo nell’ambito della gastronomia, relativamente al pane “cunzatu”, viene difficile non parlare del panino con Tonno Affumicato, una vera musica per le papille gustative, un pane con sesamo condito con tonno affumicato, pomodorini, olio evo e capperi. Un panino che ricorda la musica, le sagre, gli odori e i colori mediterranei, un vero sposalizio tra il mangiar sano e le bellezze del territorio. Un pane, vero street food siciliano, da godere lentamente, tra i cortiletti di Scopello, le sue splendide spiagge o su un muretto ad aspettare il tramonto.
Vedere aprire quella mafaldina ancora calda, cosparsa di sesamo, che già da sola canta l’alleluia, e assistere al rito magico di un abbondante filo dell’olio locale, in compagnia di tutti i sapori e i colori che la natura mette a disposizione, con una spruzzatina di limone e, se si gradisce, 2 foglioline di menta, e aspettare che le figure paradisiache che il nostro palato invia al cervello si uniscano in coro al canto degli angeli! E’ poesia!