La ruta, amuleto contro il “malocchio”, dalle proprietà digestive e antibatteriche
La ruta è una pianta aromatica spontanea che cresce in quasi tutta Italia fino ai mille metri di altitudine, nelle zone erbose e non coltivate, anche sui muri, ma è possibile coltivarla negli orti o giardini. E’ un arbusto con rami pieni di foglie verdi dalle sfumature azzurrognole, dall’odore sgradevole. Fiorisce in piena estate e i suoi fiori, con quattro petali verde sfumato di giallo, formano un’infiorescenza sulla sommità dei rami.
Era una pianta sacra ai Romani, considerata amuleto contro streghe e malocchi. Veniva considerata erba della grazia perché utilizzata per spargere l’acqua benedetta durante la veglia pasquale. Se ne fa menzione nell’Odissea perché donata ad Ulisse per resistere alle tentazioni della maga Circe.
Il suo odore sgradevole è in grado di tenere lontani zanzare, topi e vipere. Amara, é in grado di provocare anche dermatiti ma, se utilizzata in maniera appropriata, può essere impiegata in diversi modi, sia per il semplice consumo alimentare che per infusi. Per tali preparati è consigliato di non affidarsi al fai da te, ma di utilizzare prodotti già pronti presso le erboristerie, in quanto potenzialmente tossica.
La rutina presente in questa pianta, è efficace nel rafforzare le pareti dei capillari. Una tisana alla ruta può aiutare a risolvere il gonfiore addominale; ha proprietà antispasmodiche, antibatteriche e vermifughe. In cucina, dato il sapore forte, la ruta è usata in piccole dosi, nella preparazione di grappe e di vini digestivi o per insaporire la selvaggina.
A Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, la ruta ha un valore culturale. Qui, il giorno dell’Epifania, durante il rito della benedizione delle acque, il celebrante tiene in una mano un candelabro e nell’altro un ramo di ruta.