Natura

Il gelso bianco: un albero dalle mille proprietà benefiche e pieno di sorprese

Nelle campagne e nei giardini siciliani è ancora facile imbattersi in alberi di gelso bianco; era un tempo una delle piante più diffuse in Sicilia, in quanto le foglie venivano utilizzate come nutrimento nell’allevamento dei bachi da seta, industria su cui anticamente si basava l’economia di quasi tutta l’isola. Il gelso bianco cresce in luoghi soleggiati o al massimo a mezz’ombra, e necessita di ampio spazio in quanto raggiunge notevoli dimensioni. Allo stato naturale e se non capitozzato può vivere fino a 300 anni e più.

Il gelso bianco fu introdotto in Sicilia da Ruggero II che ne importò dall’Asia alcuni esemplari insieme a numerosi bachi da seta e alcuni prigionieri, abili artigiani tessitori, in grado di lavorare la seta. Una legge particolare tutelava all’epoca gli alberi di gelso, favorendone la piantumazione e vietandone l’abbattimento.

Il frutto bianco-rosato è dolce già prima della maturazione e viene utilizzato da sempre nella medicina tradizionale per via delle sue proprietà curative e benefiche: il frutto, infatti, è ricco di calcio, magnesio, ferro, potassio, fosforo e vitamine che rinforzano il sistema immunitario, migliorano le funzioni epatiche e proteggono le cellule degli occhi, della pelle e dei capelli.

E’ un buon diuretico e detossificante, utile a reintegrare i sali minerali dopo l’attività sportiva. Grazie all’alto apporto di antiossidanti è un ottimo alleato nel contrasto ai radicali liberi e un rimedio naturale contro le infiammazioni, il mal di testa e la tosse. E’ utilizzato anche nel trattamento dell’ipertensione, del colesterolo alto e del diabete. E’ anche ricco di resveratrolo, un polifenolo utile a combattere il cancro e le malattie del cuore. Grazie all’apporto di fibre alimentari aiuta la regolarità intestinale, contrasta l’invecchiamento e la perdita dei capelli.

Tutta la pianta pare sia in grado di apportare importanti effetti benefici. Le radici essiccate infatti, hanno proprietà antibatteriche paragonabili a quelle di clorexidina e vancomicina, in grado di contrastare l’azione di batteri responsabili di carie e periodontiti.

Già dall’antichità, l’albero di gelso bianco era utilizzato anche come pianta ornamentale o per ricavare legname, sia da ardere, sia per intarsiare cestini e botti. I frutti, oltre che essere utilizzati per la preparazione di gustose marmellate, sciroppi, liquori e decotti, sono usati per l’estrazione di oli essenziali profumati.

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