Fiero e dal folto mantello riccio. “U cani ri mannara”, la più antica razza canina siciliana
Può capitare di imbatterci, nelle campagne siciliane, in un gregge affiancato da un cane dall’aspetto fiero e imponente, dal folto mantello riccio. E’ “u cani ri mannara”. In molti abbiamo identificato e conosciuto la Mànnara come quell’edificio diroccato, un’ex fornace, in un episodio del Commissario Montalbano. La mànnara (mànnera, o mànnira) in effetti è il caratteristico ricovero in pietra dove venivano fatti rientrare le greggi durante la notte.
Messo a guida, compagnia e protezione delle greggi e della masseria del padrone, questo antichissimo pastore siciliano, detto cane di mànnara, oggi chiamato anche mastino siciliano, appartiene a una razza canina considerata la più antica insieme al Cirneco dell’Etna, origini che si fanno risalire all’età del bronzo.
È un cane resistente alle malattie e alle escursioni termiche, tipiche della Sicilia, perfettamente adatto alla vita delle campagne siciliane. Addetto alla guardia, fedele al padrone e grande capo gregge, burbero e diffidente, diventa ostile e abbaia ostinatamente se si avvicina qualche estraneo; ciò gli è valsa la nomea, in alcune parti della Sicilia, di “bastarduni“, cane non di razza. I vecchi pastori e i contadini di una volta, ricordano molto bene il cane di mànnara per il suo comportamento fiero e fedele, con le sue caratteristiche rustiche, adatte e specifiche per il lavoro che era chiamato a fare, caratteristiche decisamente superiori rispetto ad altre razze di cani da pastore, grossi e potenti.
Questo importante amico dell’uomo, non è stato, in passato attenzionato da alcun ente cinofilo; la sua conservazione e il mantenimento delle sue caratteristiche morfologiche, caratteriali e attitudinali sono stati esclusivamente affidati alla cura dei pastori siciliani e alla selezione naturale. I pastori l’hanno protetto e preservato, fino a quando, con la scomparsa del lupo siciliano, da cui doveva difendere le greggi, è iniziata la moda dei cani “esteri”, che spesso sono stati usati per creare incroci con il cane di mànnara.
Il Mànnara è capace di istaurare legami importanti, forti con gli altri animali con cui vive; quasi più che con i suoi “padroni” umani. Ha questo senso della “famiglia”, sente la responsabilità di doverli proteggere, è nella sua natura; il suo compito è proprio quello di avere qualcuno o qualcosa da difendere. E’ talmente in comunione con il gregge che sa essere rispettoso e discreto; non è invadente, sa quando e come muoversi e quando ribellarsi. Questo suo istinto lo mette al primo posto come cane adatto alla protezione e, anche se non ci sono più i lupi in Sicilia, il mànnara svolge egregiamente il suo ruolo e sa difendere i suoi amici animali da altri pericoli che arrivano magari da volpi o altri cani, randagi e aggressivi.
Attualmente il cane di Mànnara è una razza in via di riconoscimento ufficiale da parte dell’ENCI.
Un ringraziamento speciale per le foto inviateci a Nicolò Varvarà dell’Allevamento Delle Scale dei Miceli a Monreale. Chiunque di voi volesse ammirare di presenza questi splendidi esemplari o avere ulteriori dettagli può contattare Nicolò cliccando su questo link linktr.ee/canedimannara