Circumetnea: un viaggio emozionale intorno all’Etna, tra storia, natura e cultura
La Circumetnea è una linea ferroviaria regionale che, dalla fine dell’800, su binario unico, regala un modo diverso e originale di viaggiare e conoscere le città e i paesi adagiati intorno all’Etna. Si snoda con un percorso panoramico di circa 110 km. Un emozionante itinerario che abbraccia il vulcano Etna, patrimonio dell’Umanità UNESCO, il più grande vulcano attivo d’Europa, situato nella Sicilia orientale. Questo affascinante percorso ferroviario è molto più di un semplice mezzo di trasporto; rappresenta una finestra aperta sulla storia, la geografia e la cultura della regione siciliana.
Storia della Circumetnea
La Circumetnea fu inaugurata nel 1898, in un’epoca in cui si sentiva fortemente l’esigenza di collegare le varie comunità rurali intorno all’Etna. La ferrovia, costruita secondo il tipo delle ferrovie economiche previste dalla legge, a scartamento ridotto e a binario unico, nacque per facilitare il trasporto di merci e persone in un’area caratterizzata da un terreno difficile.
La ferrovia si estende per circa 110 chilometri, partendo da Catania, la principale città della Sicilia orientale. Ciascuna stazione dell’intero percorso fu progettata, secondo lo stile italiano, con colori che andavano dal giallo ocra al rosso mattone. L’utilizzo di tale mezzo contribuì in maniera significativa allo sviluppo economico e sociale della regione siciliana. Il 30 maggio del 1911 vi viaggiarono il re d’Italia Vittorio Emanuele III e la regina Elena.
Gli ammodernamenti della Circumetnea
Nel 1937, furono messe in servizio 6 automotrici più economiche e più veloci. Erano le littorine; siamo in tempo di autarchia, quindi erano rigorosamente fabbricate in Italia. Queste sostituirono le prime locomotive a vapore della fine del XIX secolo. Questo passaggio, così significativo nella storia dei trasporti, segnò un’epoca tanto che ancora oggi gli anziani chiamano la Circumetnea “a Litturina“. In seguito furono acquistate automotrici diesel per giungere all’ultimo acquisto, nel 1991,di nuovi veicoli ferroviari ovvero cinque automotrici diesel-elettriche.
Negli ultimi anni, la Circumetnea ha subito vari interventi per migliorare il comfort e la sicurezza dei passeggeri. I nuovi treni, più veloci e confortevoli, hanno reso il viaggio ancora più piacevole, pur mantenendo intatto il fascino storico della linea. Inoltre, sono stati introdotti servizi di collegamento con la metropolitana di Catania, facilitando ulteriormente gli spostamenti tra la città e i comuni etnei.
Il percorso
Tra le principali località toccate dalla linea, oltre a Catania, ci sono Paternò, Adrano, Bronte, Randazzo, con le sue antiche chiese in pietra lavica; ma anche Giarre e Riposto. La Ferrovia Circumetnea, rappresenta, oggi, l’unica realtà ferroviaria a scartamento ridotto ancora in funzione in tutta la Sicilia. Nel tempo, tutte le altre ferrovie similari furono chiuse o abbandonate. Per servirsi della Circumetnea Catania/Randazzo, ci si può recare in una delle due località, di partenza o destinazione, della stessa. Naturalmente si può viaggiare in entrambi i sensi di marcia.
La stazione di Catania Borgo è collocata nella parte alta della centralissima via Etnea, raggiungibile a piedi, con i bus urbani o con la metropolitana, anch’essa gestita dalla Circumetnea. Un’altra è ancora la stazione di Giarre, ubicata nella zona centrale dell’omonima cittadina e adiacente la stazione delle Ferrovie dello Stato. Se si arriva in treno da Giardini Naxos/Taormina, Giarre è la stazione più comoda per poter usufruire del nodo di interscambio fra la due ferrovie.
Le varianti per le colate laviche
Nel corso degli anni, il tracciato della Circumetnea è stato più volte interrotto a causa di alcune importanti colate laviche che hanno invaso i binari. A causa di queste, furono create alcune varianti, la più significativa delle quali fu quella di Castiglione, completata nel 1926. Il suo percorso, ricco di numerose opere d’arte assieme a opere di ingegneria come otto gallerie e tre viadotti, creò un’ansa di circa 10 km.
Questa raggiungeva in salita il comune di Castiglione di Sicilia per poi ritornare al tracciato originario. Variante che, a seguito del terreno soggetto a frane, fu eliminata rientrando nel tracciato originario. Seguì l’interramento, a Catania, della tratta urbana e la sua conversione in metropolitana, la prima metropolitana della Sicilia.
La magia di un giro tra borghi e crateri
Da Borgo Catania a Randazzo, passando per incantevoli paesini, la Circumetnea regala, girando intorno al più alto vulcano attivo d’Europa, in senso antiorario, suggestivi scorci da cartolina. Ci si affaccia su campi di pistacchi a Bronte, su fertili campagne e vigneti passando per pittoreschi borghi di montagna in pietra lavica. Lungo la salita, fanno spesso capolino i crateri talvolta fumanti dell’Etna mentre a valle si vede scintillare il mare.
Durante il percorso è possibile scendere per visitare i vari borghi. Oltre agli scenari naturali, la Circumetnea offre uno spaccato della vita quotidiana dei paesi etnei. I mercati, le feste tradizionali e la calorosa ospitalità degli abitanti rendono ogni fermata un’occasione per scoprire la cultura locale. I prodotti tipici, come il pistacchio di Bronte, i vini dell’Etna e le delizie culinarie siciliane, sono parte integrante di questa esperienza.
Un viaggio nella natura e nella cultura
La Circumetnea è un treno pensato per i pendolari, sebbene saltuariamente vengano organizzate anche corse puramente turistiche con le littorine d’epoca. L’intero tragitto dura più di 3 ore. Viaggiare sulla Circumetnea è un’esperienza che permette di immergersi nella natura spettacolare del Parco dell’Etna. Dalle finestre dei vagoni, i passeggeri possono ammirare panorami mozzafiato, con il vulcano che si erge maestoso e imponente. In primavera e in estate, il paesaggio si arricchisce di colori vivaci, mentre in inverno, le cime innevate dell’Etna offrono uno spettacolo suggestivo.
La Circumetnea, sia che soddisfi l’esigenza locale, per gli spostamenti dei pendolari, sia che risponda alla richiesta turistica, continua a svolgere un ruolo fondamentale nella vita della Sicilia orientale, testimonianza vivente di un passato ricco e di un futuro in continua evoluzione.